Fallimento ditta edile "Picariello": Sandulli atteso a gennaio dal Gup
Questa accusa è stata formulata dal pubblico ministero Antonella Salvatore in risposta alla denuncia presentata dall'avvocato Paola Forcione, che difende gli eredi dell'imprenditore Picariello
L'11 gennaio 2024, presso il giudice dell'udienza preliminare Francesca Spella, verrà discusso il caso del fallimento della ditta edile "Augusto Picariello" e dell'accusa di peculato rivolta a Emilio Sandulli. Questa accusa è stata formulata dal pubblico ministero Antonella Salvatore in risposta alla denuncia presentata dall'avvocato Paola Forcione, che difende gli eredi dell'imprenditore Picariello. La denuncia aveva portato all'applicazione di un sequestro preventivo di un milione e 300mila euro nei confronti di Sandulli, noto avvocato avellinese, nominato nel 1989 come componente del comitato liquidatori, insieme ad altri due professionisti non indagati.
La ditta edile in questione aveva un attivo di un milione e trecentomila euro, ma secondo gli inquirenti, Sandulli non aveva mai dichiarato chiuso il concordato preventivo, nonostante gli indicatori positivi. Questo avrebbe effettivamente riabilitato la ditta di Augusto Picariello.
Nel 2021, il giudice civile Gaetano Guglielmo del tribunale di Avellino aveva convocato Sandulli per comprendere le ragioni del suo comportamento sul concordato Picariello. L'incontro non ebbe esito positivo, e il giudice Guglielmo lo rimosse dal suo incarico, inviando gli atti in Procura per sospette ipotesi di reato, in particolare di peculato.
Il pubblico ministero Antonella Salvatore aveva richiesto un sequestro preventivo equivalente, ma questa richiesta era stata respinta dal gip del tribunale di Avellino, Marcello Rotondi. Tale decisione fu poi confermata dal tribunale del Riesame di Avellino, ma il pubblico ministero impugnò la decisione in Cassazione.
La Corte di Legittimità annullò le decisioni dei giudici irpini, rinviando gli atti al tribunale di Avellino, che, seguendo il pronunciamento della Corte di Cassazione, decise di disporre il sequestro preventivo. Questa misura cautelare è stata impugnata dall'avvocato Benedetto Vittorio De Maio, difensore di Emilio Sandulli. Al momento, l'impugnazione non è stata ancora discussa davanti alla Suprema Corte. L'avvocato De Maio ha sottolineato che l'esercizio dell'azione penale da parte del pubblico ministero potrebbe avere implicazioni sul procedimento penale di Sandulli, a seconda dell'esito del ricorso in Cassazione contro il sequestro preventivo.