"Provvedere senza indugio ad emettere conforme decreto di esproprio da notificare nelle forme prescritte e nei termini di legge ai proprietari provvedendo altresì a tutte le formalità necessarie per la sua registrazione presso l'ufficio delle Entrate nonchè alla successiva trascrizione presso l'ufficio dei registri immobiliari ed alla voltura nel Catasto e nei libri censuari". Questo quanto si legge nella determina comunale firmata dal ragionere capo Marotta. Il documento decreta l'acquisizione al proprio patrimonio del bene immobile, dunque il Comune guarda già alla Dogana come un bene di proprietà pubblica.

In attesa che il collegio dei periti stabilisca la cifra definitiva da rendere ai proprietari della storica struttura, Palazzo di Città cerca di velocizzare,  con un atto formale, le procedure per acquisire ufficialmente e definitivamente il bene al patrimonio comunale. Un'operazione, questa, fondamentale per evitare sorprese in autunno, per quanto riguarda possibili ostacoli circa l'esborso dell'indennià alla famiglia Sarchiola. Per il momento la cifra prevista ammonta 452mila975 euro.