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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Cronaca

Ormai è emergenza suicidi, in Irpinia il male di vivere è di casa...

È pressoché evidente che, ad Avellino e provincia, stiamo vivendo un problema sociale di portata significativa, che richiede una profonda riflessione e un'azione coordinata da parte delle istituzioni

È pressoché evidente che, in Irpinia, stiamo vivendo un'autentica emergenza suicidi. Solo nella giornata di oggi - in poche ore - due persone hanno deciso di porre fine alle proprie vite, lasciando la comunità sconvolta e alla ricerca di risposte. La prima tragedia si è verificata a Melito Irpino, nella tarda mattinata. Un uomo di cinquant'anni si è impiccato nell'abitazione dove viveva insieme alla madre. La scoperta è stata fatta da un familiare, che ha subito allertato le autorità e i soccorritori del 118. Purtroppo, nonostante i loro sforzi, non è stato possibile salvare la vita dell'uomo, che è stato dichiarato morto sul posto.

Nel primo pomeriggio, un secondo suicidio ha sconvolto il comune di San Potito Ultra. Una giovane ragazza di soli ventiquattro anni, laureata e appena tornata da una vacanza, ha deciso di mettere fine alla sua esistenza nello stesso modo. Era da sola in casa al momento del tragico gesto e la madre ha fatto la drammatica scoperta. Anche in questo caso, i soccorritori del 118 sono intervenuti prontamente, ma, purtroppo, hanno potuto soltanto constatarne il decesso.

Le procure competenti di Benevento e Avellino hanno subito avviato gli accertamenti necessari per cercare di comprendere le ragioni dietro questi gesti estremi. È un momento di grande dolore per le famiglie coinvolte e per l'intera comunità irpina, che si trova di fronte a un'enorme tragedia.

L'emergenza suicidi rappresenta un problema sociale di portata significativa, che richiede una profonda riflessione e un'azione coordinata da parte delle istituzioni, degli operatori sanitari e della società civile. È fondamentale offrire sostegno e assistenza alle persone vulnerabili, cercando di prevenire questi atti disperati.

La provincia di Avellino e l'Irpinia nel suo complesso devono affrontare il "mal di vivere" con una combinazione di sensibilizzazione, educazione, assistenza psicologica e accesso a servizi di salute mentale. È necessario promuovere una maggiore consapevolezza sulla salute mentale e rimuovere il tabù che circonda il tema del suicidio, in modo che le persone che stanno lottando contro i propri demoni interiori possano sentirsi libere di chiedere aiuto senza timore di essere giudicate.

Una situazione di emergenza che richiede un'azione immediata e mirata

Secondo le statistiche, l'Italia presenta già un tasso di suicidi molto alto per la media europea, ma la provincia di Avellino si distingue per una situazione particolarmente critica. Nel corso degli anni si è assistito a un costante aumento dei casi di suicidio nel territorio, creando una situazione di emergenza che richiede un'azione immediata e mirata.

Le ragioni sono complesse e variegate. Si ritiene che fattori come problemi di salute mentale, difficoltà personali, condizioni socio-economiche sfavorevoli e mancanza di supporto abbiano contribuito a questa triste realtà. Tuttavia, è importante sottolineare che il suicidio non è solo una questione individuale, ma ha un impatto devastante sull'intera comunità, lasciando dietro di sé dolore, lutto e domande senza risposta.

Per affrontare in maniera adeguata questo dramma è necessario un approccio globale che coinvolga le istituzioni, gli operatori sanitari, le organizzazioni locali e la società civile. È fondamentale fornire una maggiore accessibilità a servizi di salute mentale di qualità, garantendo che le persone vulnerabili abbiano l'opportunità di ricevere il sostegno di cui hanno bisogno. La creazione di programmi di prevenzione e intervento precoce può giocare un ruolo chiave nel contrastare questa emergenza, identificando segnali di pericolo e offrendo aiuto tempestivo.

Allo stesso tempo, è essenziale promuovere una maggiore consapevolezza sulla salute mentale e ridurre lo stigma che circonda i disturbi psicologici. La formazione degli operatori sanitari, degli insegnanti e degli operatori sociali sul riconoscimento dei segnali di rischio è fondamentale per garantire un'adeguata assistenza a coloro che sono in difficoltà. I pensieri di morte rappresentano una realtà più diffusa di quanto si possa immaginare. Studi indicano che circa un terzo della popolazione generale può sperimentare questi pensieri in un determinato momento della vita. È fondamentale riconoscere l'importanza di non sottovalutarli, poiché indicano un profondo stato di sofferenza vitale.

Il passo più importante da compiere è aprire un dialogo con qualcuno di fiducia e condividere il dolore 

Quando l'idea di porre fine alla propria esistenza viene percepita come l'unica soluzione possibile per affrontare una sofferenza persistente e insopportabile, è cruciale agire immediatamente e non cercare di affrontare tutto da soli. Il passo più importante da compiere è aprire un dialogo con qualcuno di fiducia e condividere ciò che si sta attraversando.

Parlare del proprio dolore può essere difficile e spaventoso, ma è un passo vitale verso la guarigione. Condividere i propri sentimenti con un amico, un familiare o un professionista può offrire un sostegno prezioso e l'opportunità di ricevere l'aiuto necessario. Esistono numerose risorse e servizi di sostegno, come linee telefoniche di emergenza o consulenti psicologici, pronti ad ascoltare e offrire un supporto qualificato.

La comunità irpina deve unirsi in uno sforzo collettivo per affrontare questa emergenza. È necessario incoraggiare la comunicazione aperta e sincera sul tema del suicidio, creando spazi sicuri in cui le persone possano condividere le proprie esperienze, cercare supporto e trovare speranza. Solo attraverso un impegno congiunto, basato sulla compassione e l'empatia, sarà possibile combattere l'emergenza suicidi e preservare la vita di coloro che si trovano in situazioni di estrema vulnerabilità.

Il male di vivere richiede l'attenzione immediata e una risposta coordinata da parte di tutti gli attori sociali. È fondamentale agire ora per prevenire ulteriori perdite di vite umane e garantire un futuro più sicuro e promettente per l'Irpinia e per tutti coloro che, nel profondo dell'anima, celano il loro inferno personale. 

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