Emergenza cinghiali, Cia Avellino: "Stanno distruggendo interi raccolti agricoli"
La CIA fa appello alle Istituzioni, in primis alla Regione Campania, ma anche a tutti gli enti territoriali e alle forze sociali per definire un programma comune di contrasto
In questi giorni stiamo assistendo ad una ennesima invasione di cinghiali, denuncia la CIA, che stanno distruggendo interi raccolti agricoli, fatica di un anno e spesso unico sostentamento degli agricoltori.
Interi appezzamenti di cereali, ortaggi, campi di mais, vigneti, e persino la frutta si fà a gara a chi arriva prima a raccogliere le ciliege e susine soprattutto nell’arianese (Ariano, Montecalvo, Villanova del Bat.) ma non solo, stesso problema segnalato anche in valle caudina e baianese; nei cereali si segnalano appezzamenti completamente distrutti e non solo. Negli ultimi tempi, denuncia la CIA, ci sono sempre più agricoltori che manifestano paura di andare nei campi per non imbattersi in branchi di cinghiali e rischiare la propria incolumità.
Gli agricoltori sono a dir poco scoraggiati, non chiedono più neanche l’ipotetico indennizzo previsto dalla Regione, perché oltre le lungaggine burocratiche spesso sono pochissimi fondi messi a disposizione.
In questi giorni si definisce in Regione il calendario venatorio; per la CIA di Avellino è una goccia in un mare, sono anni che attendiamo una riorganizzazione del settore e puntualmente si finisce a discutere di dettagli…poco più.
La CIA ha ben chiaro come affrontare la tematica; fà appello alle Istituzioni in primis la Regione Campania, ma anche tutti gli enti territoriali e le forze sociali per definire un programma comune di contrasto a questa problematica oramai fuori controllo.
L’auspicio - aggiunge il presidente CIA Avellino - Masuccio – affinché l’assessore regionale all’agricoltura di concerto con i consiglieri regionali, convochi un tavolo tecnico per definire un programma di medio termine dove tenga conto di tutte le esigenze in particolare quelle degli agricoltori che non dimentichiamo è mancanza di reddito, altrimenti gli agricoltori si vedono costretti a mobilitarsi.