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Cronaca Atripalda

In carcere perchè ai domiciliari con due smartphone, il Riesame è magnanimo

"Utilizzati per chiamare solo i familiari"

Il Riesame ha stabilito che quei due smartphone, trovati in casa di un detenuto domiciliare, non servivano per mettersi in contatto con persone al di fuori del nucleo familiare. La difesa del 42enne di Atripalda, U.G., rappresentata dall'avvocato Gaetano Aufiero, ha avuto ragione e, dopo 40 giorni, l'imputato è potuto tornare a casa.  

La vicenda 

I Carabinieri della Compagnia di Avellino arrestarono l'uomo, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Corte di Appello di Napoli. 

Il predetto, già in regime di arresti domiciliari, lo scorso mese di febbraio, nel corso di un controllo fu sorpreso in possesso di due telefoni cellulari. 

La puntuale refertazione all’Autorità Giudiziaria di quanto rilevato dai Carabinieri del Nucleo Operativo, ha fatto scattare l’aggravamento della misura cautelare in corso, risultando palese sia la volontà trasgressiva sia la noncuranza per le disposizioni impartite. 

Espletate le formalità di rito, per lui si sono dunque riaperte le porte della Casa Circondariale di Bellizzi Irpino. 

Il risultato operativo è strettamente collegato alla capillare attività di controllo del territorio quotidianamente svolta, tesa a garantire sicurezza e rispetto della legalità. 

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