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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Diplomi falsi per il concorso ATA, nuove perquisizioni negli istituti irpini

Dopo l’inchiesta di “Striscia la Notizia”, che ha smascherato un collaboratore della Cisl che vendeva certificazioni false

Proseguono le indagini in merito allo scandalo dei diplomi falsi. Dopo l’inchiesta di “Striscia la Notizia”, che ha smascherato un collaboratore della Cisl che vendeva certificazioni garantendo l’accesso a chi non ne aveva titolo. Dopo le ben note perquisizioni effettuate nella sede di piazza Kennedy della Cisl, dove i carabinieri hanno sequestrato PC, memorie esterne e altro materiale, e quella effettuata presso l’abitazione del collaboratore del sindacato (allontanato all’indomani del servizio di Striscia), ora i militari dell’Arma hanno effettuato anche altre perquisizioni.

Sono state effettuate, infatti, alcune perquisizioni presso altri istituti del territorio irpino. Ormai, le indagini sono a una svolta e non è da escludere che nei prossimi giorni gli investigatori potrebbero chiudere il cerchio, formulando i primi capi di imputazione. Successivamente, saranno valutate le posizioni di coloro che hanno acquistato le certificazioni senza sostenere né la formazione né l’esame per il relativo conseguimento, quindi gli eventuali benefici di cui eventualmente hanno potuto godere con la presentazione di dette certificazioni. Diplomi che - è bene ricordarlo - l’ex collaboratore della Cisl vendeva a prezzi che variavano dai 300 euro, per la certificazione Eipass, ai duemila euro per un diploma di qualifica professionale a pieni voti.

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