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Cronaca

Diffamazione social a Rosetta D'Amelia: Damiano Genovese è stato condannato

Emessa la sentenza per il processo per diffamazione a mezzo stampa a carico di Damiano Genovese, attualmente ristretto nella casa circondariale di Agrigento per il suo coinvolgimento nell’inchiesta condotta dalla procura distrettuale antimafia di Napoli

Emessa la sentenza per il processo per diffamazione a mezzo stampa a carico di Damiano Genovese, attualmente ristretto nella casa circondariale di Agrigento per il suo coinvolgimento nell’inchiesta condotta dalla procura distrettuale antimafia di Napoli. Stando all’ipotesi accusatoria, il figlio di Amedeo Genovese e - all’epoca dei fatti - consigliere comunale della Lega, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, avrebbe diffamato Rosetta D’Amelio, ex assessore alle politiche sociali della regione Campania.

Il giudice Gennaro Lezzi lo ha condannato a pagare 700euro di ammenda, pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziario. Il pubblico ministero, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto la condanna a 500 euro di ammenda. Le motivazioni saranno depositate tra 90 giorni e i legali di Damiano Genovese, gli avvocati Claudio Mauriello e Claudio Moscariello, sono pronti ad impugnare la sentenza emessa in primo grado dal tribunale di Avellino.

La diffamazione di Damiano Genovese

Nel dicembre 2018 viene mandato in onda dalla trasmissione Report il servizio dal titolo “Leghisti meridionali” un’intervista a Damiano Genovese sulla sua candidatura nel partito leghista e i suoi rapporti con il padre Amedeo, esponente di spicco del clan Partenio e detenuto all’epoca nel carcere di massima sicurezza di Parma. Commentando un post pubblicato da una persona sul contenuto dell’intervista, Damiano Genovese così scriveva: «Cara Maria si affannano a parlare di famiglie, quelle che impropriamente definite criminali, ma che non danneggiano il sociale e trascurano le famiglie politiche che attraverso associazioni o cooperative incidono sul sociale appropriandosi di servizi e affidamenti a suon di soldoni… chiediamo all’onorevole Rosetta D’Amelio». Questa la frase oggetto di contestazione, scritta dall’ex consigliere in quota lega del comune di Avellino, che portò l’esponente del Pd irpina a denunciare Damiano Genovese per diffamazione aggravata.

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