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Cronaca

Il Cts ha dato l'ok al prolungamento del green pass a 12 mesi

La novità dovrebbe essere introdotta con un emendamento al decreto sugli obblighi legati al green pass che sarà portato in Parlamento per la conversione il prossimo 6 settembre

Dal Cts è arrivato oggi parere positivo alla proposta di prolungamento della scadenza del green pass da 9 a 12 mesi.  La scadenza del "passaporto sanitario" si alliberebbe così ai dati sulla resistenza degli anticorpi al virus. La novità dovrebbe essere introdotta con un emendamento al decreto sugli obblighi legati al green pass che sarà portato in Parlamento per la conversione il prossimo 6 settembre.

"Stiamo scoprendo oggi che chi ha partecipato alla sperimentazione vaccinale di luglio 2020 ha avuto anticorpi per un anno almeno, circa il 97% quindi è verosimile pensare di estendere il green pass alla stragrande maggioranza di chi ha fatto il vaccino, altrimenti chi ha fatto il vaccino a luglio 2020 avrebbe dovuto già prevedere una nuova dose, e in questo momento non avrebbe senso", aveva detto oggi in un’intervista a Today Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova.

Prolungamento del green pass e terza dose 

La decisione era stata anticipata al Corriere della Sera dall'immunologo e componente del Cts Sergio Abrignani. Secondo il membro del comitato tecnico scientifico, "le persone vaccinate per prime a gennaio, i medici, a settembre ottobre saranno a 9 mesi dalla doppia dose e tecnicamente il loro green pass non sarebbe più valido. È ragionevole prevedere una proroga a 12 mesi. La protezione del vaccino diminuisce ma si mantiene comunque alta". "In Israele - aveva aggiunto Abrignani - si comincia a osservare che i vaccinati dopo 6-10 mesi si infettano più che dopo tre mesi, quando l'efficacia dei composti anti Covid è al 95%. Successivamente si abbassa all'80-85% nella capacità di evitare forme gravi di malattia e infezione".

Prorogare la validità del greenpass e ammettere che dopo due dosi l'efficacia si abbassa per Abrinani non è una contraddizione “perché  dopo due dosi la maggioranza è ancora protetta. Intanto però finiamo di immunizzare entro ottobre l'80 dei vaccinabili poi si penserà alla terza a fine anno o all'inizio del prossimo". Alternative "non ce ne sono abolire il green pass, quindi tornare alle chiusure? Oppure, altra pazzia, abolire il passaporto verde e proclamare il liberi tutti? Ambedue soluzioni di fatto impraticabili". A ricevere la terza dose in via prioritaria "i sanitari dovrebbero essere i primi e uso il condizionale. Assieme ai fragili, ai pazienti persone con deficit del sistema immunitario o in chemioterapia. Poi si passerà agli over 60 che in Italia sono 18 milioni".

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