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Cronaca

Cosa sappiamo della nuova variante Deltacron

Il nuovo tipo di covid-19 combina le varianti Delta e Omicron e se ne contano almeno 25 casi

Una nuova variante covid è stata scoperta da un gruppo di scienziati, che hanno riscontrato come questo nuovo ceppo abbia sia caratteristiche della delta che di omicron. Per questo è già stata ribattezzata deltacron e ne sono già stati individuati almeno 25 casi a Cipro. Sono state proprio le autorità sanitarie cipriote a renderlo noto. Ma che cosa sappiamo di deltacron?

Il nuovo tipo di covid-19 combina le varianti Delta e Omicron e per questo è stato chiamato "Deltacron". "Attualmente abbiamo co-infezioni di omicron e delta. Abbiamo trovato una variante che combina entrambe” ha dichiarato il professor Leondios Kostrikis, docente di biologia all'università di Cipro e direttore del laboratorio di biotecnologia e virologia molecolare. Kostrikis ha affermato che la nuova variante ha la firma genetica di omicron e il genoma di delta. Dei 25 casi, sono più i pazienti ricoverati per il covid che fra positivi non ospedalizzati. Campioni prelevati dai 25 pazienti sono stati inviati alla base dati internazionale Gisaid del'Istituto Pasteur a Parigi, che pubblica le sequenze ufficiali delle nuove varianti dell'influenza e il covid-19. "Vedremo in futuro se questa variante è più patologica e contagiosa, e se si imporrà", ha detto Kostris. Il professore ritiene tuttavia che probabilmente deltacron verrà eclissata da omicron, ritenuta più contagiosa.

Forse è a questo che si riferiva professore ordinario di Igiene all'Università Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza Walter Ricciardi quando metteva in guardia dal mix delle due sottoscpecie di varianti delta (delta e delta plus) e omicron. Proprio ieri aveva detto di essere preoccupato dalla "combinazione tra Delta, Delta plus e Omicron che produrrà un gennaio catastrofico. La contemporanea presenza di varianti così contagiose ci dispone a un periodo in cui la curva dei contagi sarà esponenziale e la pressione sui sistemi sanitari sarà fortissima. Purtroppo il numero dei morti aumenterà in maniera importante". 

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La variante Omicron ”è estremamente diffusa” in Campania

La variante Omicron ”è estremamente diffusa” in Campania in misura “nettamente superiore alla media nazionale”. E’ una delle ragioni per le quali l’Unità di crisi della Regione Campania ha ritenuto di rinnovare le misure anti assembramento come il divieto di consumo di alcol in aree pubbliche dalle 22 alle 6 e introdurre nuove misure anti Covid quali la chiusura delle scuole fino al 29 gennaio.

La posizione dell’unità di crisi è riportata nell’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca con la quale si dispone fino al 29 gennaio la sospensione delle attività didattiche per asili, elementari e medie nonché la stretta sul consumo di alcol. L’unità di crisi della Regione Campania ha segnalato che “nelle ultime due settimane i contagi sono aumentati considerevolmente nella fascia 0-44 anni e anche i decessi sono in aumento. La circolazione del virus nei giovani è ormai estremamente ampia”.

Con riferimento alla Campania “l’Rt risulta attualmente pari a 1,61, con gli indicatori di sorveglianza che disegnano per la Campania uno scenario di tipo 4, con un’incidenza complessiva di 1.511/100.000, e con proiezione di oltre il doppio, con Rt pari a 2,25 per la settimana prossima, con conseguente previsione di un enorme aumento dell’impatto sulle degenze Covid”. Inoltre “i prelievi delle acque reflue attestano che la variante Omicron è estremamente diffusa sul territorio regionale, in misura nettamente superiore alla media nazionale, con conseguente ampia velocità di diffusione dei contagi”.

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