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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus in Irpinia, il Governo prepara la Fase 2: ecco cosa succederà dal 4 maggio

L'emergenza Covid-19 si prepara ad affrontare una fase cruciale. Anche i Irpinia sono molte le decisioni da prendere

Coronavirus, Conte annuncia la fase 2. E anche l'Irpinia si chiede che cosa succederà dal 4 maggio.

"Stiamo lavorando proprio in queste ore per consentire la ripartenza di buona parte delle imprese, dalla manifattura alle costruzioni per il 4 maggio. Non possiamo protrarre oltre questo lockdown: rischiamo una compromissione troppo pesante del tessuto socio-economico del Paese". Lo ha annunciato in una intervista al quotidiano "la Repubblica" il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Nessuna comunicazione ufficiale quindi, ma "spizzichi di decreto" rivelati alla stampa: metodo singolare di procedere quando ci sono di mezzo informazioni che riguardano la vita di 60 milioni di persone. Unica certezza ormai è la fine del lockdown integrale dell'Italia a partire proprio dal 4 maggio. Oggi, domenica, la cabina di regia tra governo ed enti locali con il premier e i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza. Il piano della fase 2 sarà nazionale e senza distinzioni regionali: "Non possiamo permettercelo perché il virus non conosce distinzioni territoriali e dobbiamo assolutamente prevenire una seconda ondata di contagi" dice l'inquilino di Palazzo Chigi.

Chi attendeva nel weekend i dettagli della nuova fase resta deluso. Serve evidentemente più tempo. "Annunceremo questo nuovo piano - ha spiegato il premier- al più tardi all'inizio della prossima settimana. La condizione per ripartire sarà il rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza, per i luoghi di lavoro, per le costruzioni e per le aziende di trasporto. Nel rispetto di queste condizioni rigorose, potranno riaprire, già la settimana prossima, passando però dal vaglio dei prefetti e con autocertificazione, attività imprenditoriali che consideriamo 'strategiche' quali: lavorazioni per l'edilizia carceraria, scolastica e per contrastare il dissesto idrogeologico. Come pure le attività produttive e industriali prevalentemente votate all'export, che rischiano di rimanere tagliate fuori dalle filiere produttive interconnesse e dalle catene di valore internazionali".

"Con il nuovo decreto annunceremo un programma di ripresa anche per le restanti attività economiche, anche se anticipo subito che bar e ristoranti non riapriranno il 4 maggio" continua Conte. "Stiamo però lavorando - ha inoltre assicurato il premier- per consentire ai ristoratori non solo consegne a domicilio ma anche attività da asporto". E, più in generale, "in ogni caso confidiamo di offrire a tutti gli operatori economici un orizzonte temporale chiaro, in modo da avere in anticipo tutte le necessarie informazioni e adottare per tempo le precauzioni utili a ripartire in condizioni di massima sicurezza".

"Il piano che presenteremo - ha spiegato Conte-sarà molto articolato perché conterrà anche una più generale revisione delle regole sul distanziamento sociale". E "revisione" delle regole, voglio chiarirlo subito, non significa abbandono delle regole". Perchè per far convivere ripresa delle attività e della circolazione con il Coronavirus sono indispensabili "cautela e prudenza". "Non siamo ancora nella condizione di ripristinare una piena libertà di movimento, ma stiamo studiando un allentamento delle attuali, più rigide restrizioni. Ho già anticipato che non sarà un "liberi tutti". Faremo in modo di consentire maggiori spostamenti, conservando, però, tutte le garanzie di prevenzione e di contenimento del contagio". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in una intervista a 'la Repubblica' , illustrando le condizioni di

"La scuola è al centro dei nostri pensieri e riaprirà a settembre" ha poi annunciato il presidente del Consiglio. "Tutti gli scenari elaborati dal comitato tecnico-scientifico - ha  ammonito sulla scuola Conte - prefigurano rischi molto elevati di contagio in caso di riapertura delle scuole. È in gioco la salute dei nostri figli, senza trascurare che l'età media del personale docente è tra le più alte d'Europa". Quanto agli esami di Stato per l'anno scolastico in corso, "la ministra Azzolina sta lavorando per consentire che gli esami di stato si svolgano in conferenza personale, in condizioni di sicurezza", ha affermato il premier. Infine sulla didattica a distanza adottata nelle scuole da inizio lockdown, "mediamente - si è detto convointo il presidente del Consiglio- sta funzionando bene". "Nel decreto in preparazione saranno previste misure specifiche di sostegno per i genitori che hanno figli a casa: congedo straordinario e bonus babysitting".

Ancora in stand-by messe e funerali. Non è ancora deciso se la fine del lockdown del 4 maggio consentirà o meno la riapertura di Chiese e cimiteri per la celebrazione di Messe, funerali e sepolture sia pure con "nuove regole" a partire dal numero chiuso e limitato di persone presenti. Conte spiega che le "regole nuove" deve fornirle il Comitato tecnico scientifico che affianca il Governo, ma non lo ha ancora fatto. "Abbiamo sollecitato al comitato tecnico-scientifico - ha detto il premier - l'indicazione di nuove regole per le cerimonie religiose. Auspichiamo di poter venire incontro all'esigenza, fondamentale per i credenti, di accostarsi ai sacramenti. Una privazione che questa emergenza ci ha portato e che personalmente ho trovato particolarmente dolorosa, è la rinuncia ai funerali che significano anche un ultimo gesto di raccoglimento e di affetto nei confronti delle persone care che ci lasciano".

"Il settore del turismo è quello più severamente colpito, anche perché non ha alcuna possibilità di rimediare, da solo, alle perdite accumulate" dice Conte che, nell'intervista a Repubblica sulla fine parziale del lockdown dal maggio, ha garantito un sostegno pubblico particolarmente robusto al Turismo. "Il ministro Franceschini sta elaborando varie proposte per sostenere questo settore che, anche dal punto di vista economico, rimane uno dei punti di forza dell`intero "sistema-Italia".

La svolta del settore conciario di Solofra 

Nella giornata di ieri, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato una importante ordinanza. Tra le attività che, previa comunicazione alla Prefettura competente, potranno riaprire l'attività, ci sono anche le concerie. Musica per le orecchie del sindaco di Solofra, Michele Vignola, che ha dichiarato quanto segue:

"Accolta la richiesta di Solofra. Lunedì 27 Aprile 2020 il distretto industriale riparte. Grazie Presidente De Luca". 

Il vademecum di Confcommercio Avellino

Sempre in merito all'Ordinanza firmata, nella giornata di ieri da Vincenzo De Luca, Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Avellino, in riferimento alle prescrizioni stabilite dalla suddetta ordinanza n. 39 del 25/04/2020 - adempimenti previsti nel protocollo di sicurezza sanitaria che ne forma parte integrante - rende noto che è disponibile per i propri associati il Vademecum per i pubblici esercizi e pasticcerie, gelaterie, gastronomie, rosticcerie.

Si prende atto della buona volontà per semplificare le procedure in quanto le precedenti erano estremamente onerose e difficili da interpretare, però si evidenzia che la pubblicazione di un’ordinanza 30 ore prima della sua entrata in vigore, per giunta da applicare con giorno festivo intermedio, certamente crea disorientamento in tutti quegli imprenditori che ritenendo di non poter ottemperare alle precedenti prescrizioni, non si erano organizzati per la riapertura.

Per maggiori informazioni è possibile contattare gli uffici al seguente numero 0825/781956 o scrivere ad una delle seguenti caselle di posta elettronica: avellino@confcommercio.it; segreteriaconfcommercioav@gmail.com .

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