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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cervinara

Coronavirus a Cervinara, i genitori degli studenti scrivono a De Luca: "Il focolaio non è partito dalla scuola"

"La scuola è un luogo a basso rischio di contagio e se la salute viene prima di tutto e ci mancherebbe, subito dopo viene l'istruzione"

Nella giornata di oggi, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si è espresso in merito al focolaio Covid che sta avendo luogo a Cervinara: "Cervinara - ha dichiarato De Luca - è stata sull'orlo di una chiusura completa, di un'altra zona rossa. Quanto è accaduto, conseguentemente a una festa privata cui hanno partecipato diversi alunni, con le tempestive misure adottate da un bravo sindaco, d'intesa con l'Asl e la Regione, ha evitato conseguenze più gravi ma è l'esempio di quanto potrebbe accadere se non prevale il senso di responsabilità di tutti. Occorre, ora più di prima, rispettare in maniera rigorosa tutte le misure di contrasto alla diffusione del virus, a cominciare dalle vaccinazioni, uso delle mascherine, distanziamento". Si precisa che la festa cui hanno partecipato gli alunni non si è svolta a scuola ma in un locale privato. 

A seguito delle suddette dichiarazioni del presidente, i genitori degli studenti che frequentano l'Istituto Omnicomprensivo dell comune irpino hanno rivolto un messaggio al governatore: 

Spett.le Presidente,

a sentire l'esigenza di scriverle sono i genitori degli studenti di questo paese che frequentano l'Istituto Omnicomprensivo di CERVINARA. Il tutto nasce dalla necessità impellente di un chiarimento in merito alla natura del focolaio che sta interessando seriamente la nostra comunità. Dalle sue sue parole apprendiamo, costernato, che la nostra scuola non è sicura e che i nostri ragazzi frequentano ambienti e locali non sicuri. Noi riteniamo che le informazioni e le relazioni da Lei ricevute sullo stato delle cose non rispondono a verità. Per quanto premesso, si rappresenta che, quando si sono verificati i primi casi di bimbi positivi, la Dirigente scolastica ha prontamente adottato i protocolli nazionali e messo in quarantena le 7 classi dove si erano registrati i casi. Successivamente le suddette classi sono state sottoposte a screening unitamente ai collaboratori scolastici ed ai docenti. Su 110 tamponi effettuati sono stati riscontrati 2 positività. E allora su una scuola che conta circa 1000 studenti, appare evidente a tutti quanto sia esiguo il numero sopra citato. Questa missiva trova la sua ragione d’essere nel dispiacere che proviamo. Appare profondamente ingiusto che si punti il dito contro l'istituzione scolastica laddove la scuola si presenta come sicura e dove, puntualmente, il personale e i docenti svolgono le proprie prestazioni nel pieno rispettori delle norme previste dai protocolli, prodigandosi e garantendo un clima di sicurezza. Controllano che i nostri figli indossino la mascherina oltre al necessario distanziamento. 

Per quanto sopra, le assicuriamo che il focolaio non è partito dalla scuola. E sui dati può chiedere un riscontro presso l'Asl di competenza. Noi genitori vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà alla preside DOTT.SSA ANTONIA MARRO, prima garante della salute dei nostri figli. Se poi feste, da cui è partito il focolaio, sono state organizzate, sicuramente la scuola ne è rimasta estranea. E allora le responsabilità vanno cercate altrove. È doveroso per noi ristabilire la verità e la invitiamo a fare altrettanto. La scuola è un luogo a basso rischio di contagio e se la salute viene prima di tutto e ci mancherebbe, subito dopo viene l'istruzione... e poi il resto.

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