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Cronaca

Coronavirus, la Campania torna in zona gialla

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che riporta la regione guidata da Vincenzo De Luca nella zona di colore giallo della pandemia da Coronavirus "alla luce del flusso dei dati del monitoraggio dell'Istituto Superiore Sanità, del Ministero della salute e delle Regioni"

La Campania torna ad essere zona gialla dell'emergenza Covid. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza che riporta la regione guidata da Vincenzo De Luca nella zona di colore giallo della pandemia da Coronavirus "alla luce del flusso dei dati del monitoraggio dell'Istituto Superiore Sanità, del Ministero della salute e delle Regioni".

Intanto slitta alla settimana prossima la firma del Dpcm legato all'ultimo decreto che ha introdotto, il 5 gennaio scorso, l'obbligo vaccinale per gli over 50. Il Dpcm in questione deve dettagliare le realtà in cui non sarà richiesto il super green pass -quello che possono esibire i vaccinati o guariti da Covid- o il semplice green pass per poter accedervi.

Se i ministeri della Salute, Giustizia, Pubblica amministrazione condividono la proposta di richiedere il green pass base -dunque in tasca non solo a vaccinati o guariti ma anche a chi esibisce l'esito di un tampone negativo- ad attività legate a esigenze alimentari (pizzicagnoli e supermercati) sanitarie (farmacie e parafarmacie) e di giustizia (le caserme dove poter sporgere denuncia se si è vittime di un reato) che abbiano il criterio dell'urgenza e dell'indifferibilità, il Mise sarebbe intenzionato ad allargare le maglie, includendo nel pacchetto, ad esempio, edicole e tabaccai, nonché i negozi più in generale, tra questi, ad esempio, fiorai, cartolerie, vivai, fotografi, librerie, esercizi dove si vendono giocattoli piuttosto che articoli sportivi. Si tratta delle realtà al dettaglio riportate nell'elenco 23 allegato al Dpcm del 2 marzo 2021.

Una richiesta, quella del dicastero guidato da Giancarlo Giorgetti, che dovrà essere considerata all'interno del tavolo di confronto, prima dell'interlocuzione con la presidenza del Consiglio preludio della firma. A questo punto attesa la settimana prossima.

Cosa cambia tra zona bianca e zona gialla?

Cosa cambia rispetto alla zona bianca? Quali sono i nuovi divieti e le nuove restrizioni all'orizzonte? Praticamente nessuno. Gli ultimi interventi del governo in buona sostanza hanno cancellato le differenze tra le due zone. La differenza più grande era l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto: inizialmente prevista dalla zona gialla in poi, la misura è stata invece estesa a tutta Italia a partire dal giorno di Natale. Una misura - questa - presente da sempre in Campania. 

Fino alla cessazione dello stato di emergenza, il decreto Natale prevede inoltre l'estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato - per vaccinati o guariti - alla ristorazione per il consumo anche al banco in bar e ristoranti. Estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra, ma anche per musei e mostre. Super Green Pass al chiuso per i centri benessere, centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), parchi tematici e di divertimento, per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia) al chiuso e per sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.

È stato stabilito che fino al 31 gennaio 2022 sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto; saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste comunque denominati, aperti al pubblico.

Gli spostamenti con mezzi propri sono liberi in zona bianca così come nella gialla, le cose cambiano in zona arancione dove ci si può spostare sia in altri comuni della stessa regione che in altre regioni solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune. Ok invece agli spostamenti da comuni di massimo 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia. Anche per quanto riguarda gli impianti sciistici la situazione cambia: il Green pass rafforzato diventa necessario. Bar e ristoranti sono aperti solo per chi ha il Super green pass, non per chi ha il certificato base grazie a un tampone

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