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Cronaca

Coronavirus in Campania, De Luca: "Occorreva fornire al paese i mezzi per creare i vaccini"

Consueto appuntamento del venerdì con la diretta Faceboook del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: "Questo ritardo ci espone ad altre difficoltà, come l’arrivo di nuove varianti non coperte dagli attuali vaccini"

Consueto appuntamento del venerdì con la diretta Faceboook del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per conoscere gli ultimi aggiornamenti sull’epidemia, sulla campagna vaccinale, sulla scuola e sulle imminenti decisioni che verranno adottate in relazione all’andamento dei contagi.

"Un bene è la credibilità di Draghi nei mercati internazionali con un concreto risparmio. Bene l’impegno per le operazioni di snellimento della burocrazia del paese. Vedremo alla prova dei fatti che ne verrà fuori. Ovviamente, il capitolo più complicato è quello relativo al Mezzogiorno. Non mi convince la presenza - soltanto – dei poteri criminali e dei ritardi amministrativi. Il Sud non è solo questo. Ci sono realtà che possono vincere la sfida dell’efficienza nei confronti di qualsiasi regione d’Italia. Lo dimostriamo essendo la regione d’Italia che ha tempi d’attesa più brevi di qualsiasi altra regione del Paese. Rimane attuale, quindi, la richiesta di avere un incontro con i presidenti delle regioni meridionali. Parleremo degli sgravi contributivi nei confronti delle imprese del Sud. Chiederemo che si proceda rapidamente. Rimane sullo sfondo il tema della Sanità e della lotta alla pandemia”. 

“I controlli continuano a essere inesistenti” 

“Per quanto riguarda la lotta al Covid, il precedente governo ha fatto scelte che non condividevamo. Una logica che continuerà a mettere a dura prova la salute mentale degli italiani. La cosa impressionante che permane è che i controlli sono del tutto INESISTENTI. Questa è la realtà. Le immagini che abbiamo visto in Campania e in Italia denotano un rilassamento totale. Così è inevitabile tornare in zona arancione, se non rossa. L’unica cosa che avremmo dovuto fare è prendere le misure necessarie per fornire all’Italia le tecnologie necessarie per creare i vaccini necessari ai nostri concittadini. Non l’abbiamo fatto e non l’ha fatto neanche l’Europa. Stiamo completando la “Fase 1” ma dovremo attendere la fine di febbraio per completare i vaccini al personale sanitario. Nel contempo è iniziato anche il lavoro di vaccinazione degli ultraottantenni. Al momento calcoliamo di avere - per la prima settimana di aprile - 500mila persone vaccinate in tutta la Campania. Dobbiamo vaccinare quasi 5mln di persone e, con questi ritmi, serviranno 2 o 3 anni. Questo ritardo ci espone ad altre difficoltà, come l’arrivo di nuove varianti non coperte dagli attuali vaccini”.  

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