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Cronaca

Coronavirus in Campania, De Luca: "Restiamo in zona bianca, ma siamo la regione più a rischio"

Le parole del Presidente della Regione Campania in videodiretta: "Devo constatare con grande amarezza che l'Italia ha perso tre mesi di tempo, senza fare sostanzialmente niente". E sulle scuole: "Si va verso la proroga a fine gennaio per scuole elementari e medie"

Nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì pomeriggio, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha fornito gli aggiornamenti sull'emergenza coronavirus, con un focus sui contagi, sulle scuole, sulla diffusione della variante Omicron, sulla campagna vaccinale e sulle misure per il contenimento della pandemia.

"Abbiamo perso mesi decisivi, c'è una forza di opposizione che strizza l'occhio ai no vax"

Il Governatore esordisce con queste parole: "La Regione Campania rimane in zona bianca ed è veramente un risultato straordinaria. Ma la Campania ha un Rt di 1,6%, cioè siamo la regione più a rischio. Vediamo fino a quando reggeremo in zona bianca. Per quanto riguarda l'emergenza Covid-19, devo constatare con grande amarezza che l'Italia ha perso tre mesi di tempo, senza fare sostanzialmente niente. Abbiamo bruciato una condizione di relativo vantaggio rispetto ad altri Paesi d'Europa, ci siamo autoesaltati e autoconsolati. Abbiamo perso mesi decisivi senza prendere una decisione seria ed efficace. E oggi, ci troviamo nella situazione che era ampiamente prevedibile e che qualcuno ha previsto. E non siamo arrivati ancora al picco dei contagi. Abbiamo continuato ad assumere mezze misure, assunto tempi lunghissimi di decisione: si approvava un decreto in Cdm, ma il decreto diventava operativo dopo 15 giorni".

Secondo De Luca: "Il nostro Governo nazionale ha contraddizioni interne, vi è una forza politica di Governo e una di opposizione (Lega e Fratelli d'Italia) che si è messa a strizzare gli occhi ai no vax, a coloro che non volevano mettere la mascherina, a coloro che erano contro il green pass. Lo hanno fatto per qualche voto in più, ma perderanno anche quelli. Queste forze continuano a lisciare il pelo a tutti coloro che cercano di ostacolare queste misure. Vorrei ricordare a questi patrioti che quando noi avevamo deciso per l'uso obbligatorio della mascherina, erano loro a organizzare i cortei senza l'uso della mascherina. Io non ho capito qual è l'alternativa di Lega e Fratelli d'Italia: l'alternativa è non fare niente. E, se per il 90% la responsabilità è di queste forze politiche, il restante 10% è colpa di chi non parla chiaramente e non ha il coraggio di rompere con queste forze. Così l'Italia sprofonda in una palude di non decisione che contribuiscono ad allungare indefinitamente il periodo di contagio". 

"Anche i positivi possono liberamente circolare nel nostro Paese"

Tante sono le contraddizioni, come ribadisce il Presidente della Regione Campania: "Si introduce l'obbligo del green pass per chi va dal barbiere, dal parrucchiere o dall'estetista. E chi deve fare questi controlli? Il barbiere? L'estetista? Il livello di demenzialità delle misure che vengono proposte è ormai al di là di ogni immaginazione. Per le quarantene, non si capisce niente. Misure assolutamente ingestibili. Ovviamente, quando i contagi arrivano in centinaia di migliaia, non puoi fare più il tracciamento. Per cui, in buona sostanza, si è accettato il dato di fatto che anche i positivi possono liberamente circolare nel nostro Paese, perché è impossibile controllarli. Abbiamo visto cose incredibili dal punto di vista della stupidità. Chiudiamo le discoteche, però non facciamo nulla per bloccare la movida nel fine settimana. Chiudiamo le discoteche però poi consentiamo la presenza negli stadi per il 50% degli spettatori. Avete seguito, nelle ultime ore, i tormenti che hanno coinvolto le squadre di calcio in relazione ai divieti delle Asl: anch'esse hanno preso mezze misure e si è creato il caos anche nel mondo sportivo. L'unica cosa seria da fare è bloccare le presenze negli stadi, se si vuole frenare il contagio".

Qual è la situazione delle ultime settimane? "E' come se avessimo avuto un crollo psicologico, è come se ci fosse rassegnati al fatto che il contagio, prima o poi, ce lo prendiamo tutti quanti. E questo diventa un alibi per non prendere più nessuna decisione per contenere il contagio ed evitare 200-300.000 casi. Poi, c'è un altro luogo comune che si sta diffondendo, e cioè che la variante Omicron è poco aggressiva, che non sono gravi gli effetti ai fini del contagio, è molto contagioso ma meno grave, e non si capisce che quando si arriva a questi numeri, sarà pure meno grave, ma le percentuali di presenze negli ospedali saranno tali da obbligare la chiusura di tutti gli altri reparti, con una ricaduta drammatica".

"Ora inizia il mercato nero dei farmaci antivirali, se continua così ci rivolgeremo alla magistratura penale"

Questione vaccini e farmaci antivirali: "Voi sapete che ho parlato, ad aprile e maggio dello scorso anno, in polemica con il Commissario Covid, del mercato nero: la Campania è stata, per mesi, la regione che ha ricevuto meno dosi di tutte, in proporzione alla popolazione, e doveva essere la regione ad avere più attenzione da parte del Governo nazionale, perché è la regione con maggior densità abitativa, ed è successo il contrario. Ora, ho la sensazione che iniziamo a fare il mercato nero dei farmaci antivirali, preziosi perché ci consentono di decongestionare gli ospedali e curare a domicilio i pazienti che non hanno sintomi gravi. Sono state distribuite le dosi di farmaci antivirali e la Regione Campania è stata fortemente penalizzata. Vi fornisco alcuni dati: alla Campania sono arrivati 480 colli (confezioni di farmaci antivirali); all'Emilia-Romagna 840, 1 milione e 300 mila abitanti in meno della Campania; al Lazio, che ha la nostra stessa popolazione in termini di numero di abitanti, 1.680 colli, più del triplo della Campania; stessa cosa per la Liguria; la Lombardia ha avuto 1.080 colli ma, per la verità, sono adeguati alla sua popolazione; Toscana 1.440; Veneto 2.160. La Campania 480. Se continua questa storia, ci rivolgeremo alla magistratura penale, perché siamo di fronte ad abusi. Vorrei utilizzare aggettivi pesanti, ma mi fermo qui. Si sono nascosti, questa volta, dietro un algoritmo elaborato dall'Aifa, non si sa su mandato di chi e sulla base di quali motivazioni sanitarie. Invito il Commissario, il Ministero della Salute e il Governo a distribuire i farmaci antivirali e monoclonali in rapporto alla popolazione delle regioni".

"I presidi non possono sapere quali sono i vaccinati tra il personale scolastico per motivi di tutela della privacy"

Questione scuola: "Siamo arrivati al punto che la posizione più comoda sarebbe quella di non fare niente. Tutto quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto, per tempo e prima di tutti gli altri. Ma io non mi sento di contemplare questo scivolare dell'Italia verso il disastro. C'è da stare male nel vedere il caos che sta crescendo in Italia in vista del 10 gennaio. Ho la sensazione, per me insopportabile, che si mettano in piedi provvedimenti che finiscono per trasformare i nostri bambini in cavie sull'altare della politica politicante dell'opportunismo e degli ideologismi. Questo accade quando si intraprendono scelte a prescindere dalla realtà. E, a volte, le immagini pubbliche sono esattamente il contrario della verità: chi prende queste misure, apparentemente favorevoli alla scuola, vanno in direzione contraria. Chi prende decisioni cervellotiche e non rapportate alla realtà dell'Italia è nemico della scuola. Abbiamo 3.000 positivi nell'ambito del personale scolastico e, credo, 19.000 positivi nella fascia 0-19 anni. La percentuale di vaccinazione che registriamo al di sotto delle prime medie e nelle scuole elementari è del 10% e meno del 10%.

In Campania la situazione è delicata: "I sindaci ci invitano a ritardare la riapertura per due o tre settimane. I presidi ci hanno detto che non sono in grado di garantire, in sicurezza, la riapertura delle scuole. Siamo in questa condizione assurda: i presidi non possono sapere quali sono i vaccinati tra il personale scolastico per motivi di tutela della privacy. C'è da impazzire in questo Paese, dove atti giudiziari, sottoposti a segreto istruttorio, vengono pubblicati a puntate sui giornali, dove i cittadini vengono massacrati e seguiti fino alla camera da letto, da anni. Quando, poi, bisogna dare a un preside l'elenco delle persone vaccinate o non vaccinate, non può avere questi dati. Vi pare mai un Paese serio questo? E che cosa aspetta il Governo a pubblicare un decreto legge? Sono cose da manicomio. Rimaniamo il Paese del 'fare finta'. In questa condizione, credo che non apriremo le scuole medie ed elementari. In queste ore, le nostre strutture sanitarie stanno lavorando, a breve ci sarà una riunione dell'Unità di Crisi che prenderà atto di questa situazione, in maniera responsabile. Si andrà per una proroga della riapertura dell'anno scolastico a fine gennaio, per le scuole medie ed elementari. Per le altre scuole, cercheremo di fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per garantire il massimo di assistenza e di prevenzione e per evitare situazioni ancora più pesanti e gravi".

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