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Cronaca

Coronavirus in Campania, De Luca: "Finalmente ci avviamo alla normalità"

Le parole del Presidente della Regione Campania nel corso della videodiretta odierna: "Dopo la prossima settimana, la regione potrà tornare in zona bianca. La linea di rigore che stiamo seguendo produce risultati significativi. Se la situazione procede così, a fine mese potremo riaprire i reparti chiusi per accogliere pazienti covid"

Nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì pomeriggio, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha fornito gli ultimi aggiornamenti sull'andamento della pandemia in Campania e sulle misure regionali a sostegno dell'economia e dello sviluppo del territorio.

"La linea di rigore adottata dalla Regione ha dato risultati significativi"

Andamento dell'epidemia Covid-19: "La situazione sta migliorando rapidamente. Ci stiamo avviando verso la fuoriuscita dall'epidemia, imbocchiamo la strada del ritorno alla normalità. Dopo la prossima settimana, la regione potrà tornare in zona bianca. Il cambio di colore non apporta nessuna grande trasformazione ma è importante dal punto di vista psicologico. Sono quasi due settimane che registriamo un tasso di occupazione delle terapie intensive che è al di sotto del 10% dei posti letto. Questo vuol dire che la linea di rigore che stiamo seguendo produce risultati significativi. Aprire tutto ma aprire per sempre, non per finta. Questo ci consentirà di aprire progressivamente le attività ordinarie".

"Dobbiamo tornare a offrire servizi rapidi e a fare prevenzione oncologica"

Servizi ospedalieri: "Uno dei danni dell'epidemia è quello indiretto. Al di là dei malati covid, c'è stato un aggravarsi dei pazienti no covid che hanno dovuto rinviare gli interventi. Ovviamente, non abbiamo mai interrotto le prestazioni urgenti ma l'epidemia ha determinato l'allungamento dei tempi di attesa e procrastinato quegli interventi che potevano essere posticipati. Ora dobbiamo tornare a offrire servizi rapidi anche a pazienti no covid. Se la situazione procede così, a fine mese potremo riaprire i reparti chiusi per accogliere pazienti covid. Il dato nelle terapie intensive è buono da due settimane; mentre è ancora rilevante nei pazienti covid non gravi, ricoverati in area medica. Ci auguriamo di avere un alleggerimento complessivo per la fine del mese". 

Obbligo mascherine all'aperto: "Rimane obbligatorio l'uso delle mascherine all'aperto perchè ci fa stare un pò più sereni, proteggendoci nelle situazioni più delicate di assembramento, ovvero all'entrata e all'uscita delle scuole e durante la movida". 

Prevenzione oncologica: "Dobbiamo recuperare un altro problema, l'abbassamento drammatico degli screening oncologici. I ritardi accumulati sono davvero gravi. In alcuni casi gli screening si sono azzerati. Avremo nei prossimi giorni delle iniziative simboliche, laboratori mobili che gireranno per le nostre piazze. Cercheremo di utilizzare le domeniche mattina". 

Realizzazione di 169 case di comunità 

"Entro il mese di febbraio il piano va presentato al Governo nazionale. Si tratta di un programma gigantesco che va realizzato entro il 2026 con i fondi europei. Saremo impegnati in uno sforzo gigantesco per realizzare una medicina territoriale, quindi più vicina ai cittadini per evitare ricoveri ospedalieri continui e non appropriati. Dobbiamo avere un'attività di cura dei nostri cittadini prima che arrivino agli ospedali. Dovremo affrontare anche il tema del personale da indirizzare nelle case di comunità che significa contare su centinaia di infermieri, medici di famiglia, personale tecnico. Stiamo lavorando per prepararci nel modo migliore al futuro e al ritorno alle attività ordinarie, a cominciare dalla prevenzione oncologica".

Il Presidente De Luca è tornato a parlare del nuovo blocco operatorio e del reparto per la Procreazione Medicalmente Assistita presso il Presidio Ospedaliero “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli: "Un lavoro molto importante di potenziamento, ammodernamento e riqualificazione di uno degli ospedali più importanti della regione. Abbiamo avuto anche modo di verificare il risultato del lavoro di tanti primari che sono un'eccellenza in campo regionale e nazionale. Si è avviato il nuovo reparto per la procreazione medicalmente assistista con fecondazione eterologa, un altro campo che va ripreso e potenziato. Tante le cose messe al margine per seguire l'epidemia. Vogliamo riprendere anche l'attività degli interventi di cura dei bambini autistici. Abbiamo avuto una soddisfazione quando qualche giorno fa è stata operata al cuore una bambina irakena, figlia di profughi arrivati in Campania grazie ad un ponte di solidarietà organizzato dalla Regione. Un gesto di cui andiamo orgogliosi, che ci aiuta a tenere vivo il valore dell'umanità, in un tempo maledettamente difficile segnato da cinismo e indifferenza al dolore degli altri. Abbiamo stabilito anche misure significative per i non vedenti, un voucher per la formazione e l'occupabilità".

Investimenti per lo sviluppo economico e sociale

"Tornare alla normalità significa anche e sempre di più tornare al lavoro e alla creazione di posti di occupazione. Comincia a diventare operativo un grande programma di investimenti produttivi in cui si sommano fondi europei, nazionali e regionali portandoci ad avere 15 miliardi di risorse per i prossimi 4 anni. E' stato approvato dai Ministeri competenti un piano di 1 miliardo e 600milioni di euro per progetti presentati dalla Regione Campania. Un miliardo e 164 milioni sarà investito per le reti stradali. Sono stati messi a finanziamento il collegamento autostradale fra la A1 verso il litorale di Capua, l'ampliamento a tre corsie del raccordo della superstrada Salerno-Avellino, il primo lotto della superstrada di collegamento veloce Contursi-Agropoli. Investimenti anche per la sicurezza e l'adeguamento della viabilità e accessibilità sulla fondo valle Lauro, la fondo valle Calore, la fondo valle Tammaro e la tangenziale delle aree interne. Finanziati per 315 milioni interventi sulle ferrovie regionali".

"Dobbiamo dimezzare i tempi amministrativi della Campania"

"Dobbiamo rimanere concentrati nell'attività di Governo per elaborare progetti e alleggerire le pratiche amministrative. Dietro c'è un lavoro enorme della Regione, delle aziende, di interlocuzione con i Ministeri. Stiamo riprendendo in mano il tema della sburocratizzazione. Ci sono stati rallentamenti negli ultimi due anni, quindi dobbiamo recuperare i mesi perduti. L'obiettivo è fare della Campania la regione più digitalizzata della Campania. Questo programma è quasi completo per la sanità. Presenteremo nei prossimi giorni il Centro Unico Regionale di prenotazioni. Si stanno costruendo cose che rappresentano una svolta radicale nei servizi. Dobbiamo arrivare a dimezzare i tempi amministrativi della Campania e eliminare procedure che, salvo quelle obbligatorie per leggi nazionali, possono essere eliminate a mio parere. Ma ci sono casi in cui i tempi non dipendono da noi come il Piano paesaggistico della Regione che è materia concorrente e richiede la copianificazione e la corresponsabilità di Regione e Ministero dei Beni culturali. La procedura è partita sei anni fa e abbiamo ancora tempi biblici da parte del Ministero. Ci auguriamo un'accelerazione straordinaria perchè senza questo nuovo piano metà della regione rimane bloccata negli interventi di riqualificazione urbana, sviluppo di attività economiche, impianti sportivi. I tempi delle burocrazie romane non sono compatibili con quelli umani".

Rifiuti italiani in Tunisia: "Abbiamo lavorato per difendere la dignità dell'Italia"

"Stanno arrivando in Italia rifiuti accumulati nel porto di Sousse, in Tunisia. Voglio chiarire che la Regione Campania si è fatta carico di problemi che riguardavano Italia e Tunisia. Un imprenditore privato italiano aveva portato rifiuti in Tunisia, rifiuti normali non tossici, con l'obiettivo di avere un trattamento in impianti per la separazione della plastica e del vetro. Ma si è scoperto che questi impianti in Tunisia erano inesistenti. Questi rifiuti sono rimasti stoccati nel porto di Sousse. Da un anno e mezzo il Governo italiano si era impegnato con quello tunisino a risolvere il problema. Un mese fa l'ambasciatore tunisino in Italia ha chiesto di parlare con me per avere un aiuto perchè non si concludeva nulla. Pur essendo noi estranei al problema, abbiamo deciso di dare una mano all'Italia e alla Tunisia. Per la Convenzione di Basilea è lo Stato italiano che deve riportare indietro i rifiuti abbandonati. Come Regione Campania abbiamo anticipato le spese. Abbiamo deciso di utilizzare il sito di persano per uno stoccaggio provvisorio ed entro sei mesi elimineremo tutto. Di queste 6mila tonnellate, un 10% deve essere sottoposto a monitoraggio a campione. Quindi sarà necessario installare un impianto. Dopo faremo una gara per smaltire anche queste 6mila tonnellate. Ci siamo comportati da patrioti. Abbiamo lavorato per difendere la dignità dell'Italia. Tutti, dal Governo italiano ai gruppi parlamentari, dicano grazie alla Regione Campania che ancora una volta ha dato prova di grande concretezza e operatività".

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