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Cronaca

Coronavirus in Campania, De Luca: "In tre mesi il Governo nazionale ha preso una sola misura, il Green Pass"

Le parole del Presidente della Regione Campania nel corso della diretta odierna: "Il Governo ha impugnato la nostra ordinanza per dire ai cittadini italiani che va tutto bene. Ecco quali sono i nostri tre obiettivi per il contenimento dell'emergenza Covid"

Coronavirus in Campania. Nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì pomeriggio, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha fornito gli ultimi aggiornamenti sui contagi, sulla diffusione della variante Omicron, sulle scuole, sulla campagna vaccinale e sulle misure per il contenimento della pandemia.

"Tutelare la salute dei nostri concittadini, arrivare a superare il mese di gennaio e mantenere le attività economiche aperte"

Primo obiettivo: tutelare la salute dei nostri concittadini. "Abbiamo fatto un lavoro immenso in queste settimane, abbiamo migliaia di dipendenti in meno rispetto a regioni più piccole della Campania. Abbiamo lavorato per reggere sulle terapie intensive e sui ricoveri ospedalieri e faremo di tutto per non privare i cittadini campani di ricoveri urgenti. Non abbiamo intaccato in nulla i servizi urgenti nel campo della cardiologia, della chirurgia e dell'ostetricia e credo sia stato fatto un lavoro importante. Ovviamente, dobbiamo sapere che, ogni giorno, registriamo, dato il tasso altissimo di contagi, ricoveri ospedalieri nel numero di 50-70 pazienti. Se i numeri sono questi, è evidente che tu dovresti trovare, ogni dieci giorni, altri 500 posti letto aggiuntivi: magari 400 perché, oltre i ricoveri, ci sono le persone che tornano a casa, quelli che guariscono, ma il numero di guariti non è mai pari a quello dei ricoveri, e questa è la prima grave criticità che impegna tutti quanti noi e le nostre strutture, quotidianamente, a far fronte alle nuove esigenze".

Secondo obiettivo: arrivare a superare il mese di gennaio. "E' prevedibile che il picco del nuovo contagio ci sarà in questo mese. Tutto quello che abbiamo fatto in queste settimane, dal punto di vista organizzativo e delle misure di contenimento, aveva quest'obiettivo da raggiungere. Andare oltre gennaio, anche con la speranza che possano arrivare rapidamente nuovi farmaci, che possa essere ampliata l'area di cittadini vaccinati, superando le resistenze e i ritardi di questo mese. Per tre mesi, noi abbiamo avuto i centri vaccinali vuoti, ora abbiamo un affollamento incredibile. Meglio così: vuol dire che molti hanno deciso di vaccinarsi. Ma tutto ciò crea un grande affollamento nei centri vaccinali".

Terzo obiettivo: mantenere aperte le attività economiche. "Sapevamo che fosse inimmaginabile richiudere l'Italia per i problemi sociali che abbiamo, per la necessità di non bloccare l'economia del nostro Paese, per non aggiungere al problema sanitario quello sociale del lavoro. Stiamo lavorando a questo con grande serenità, ma anche con grande fiducia ragionata: ci avviamo, in ogni caso, verso il superamento del contagio, a condizione di essere intelligenti e responsabili".

"Abbiamo anticipato misure di prevenzione, il Governo non ha fatto nulla in tal senso negli ultimi tre mesi"

De Luca non disdegna l'ennesima polemica nei confronti del Governo nazionale: "Siamo l'unica regione d'Italia ad aver avuto l'obbligo della mascherina, sempre. Quando le regioni vanno in zona gialla, ciò che cambia nelle regioni è l'obbligo della mascherina, qui c'è stato sempre. Abbiamo cercato, tra fine agosto e inizio settembre, abbiamo fatto una promozione della campagna vaccinale per tutti. Abbiamo preso provvedimenti parziali: blocco della vendita dei superalcolici alle dieci di sera, davanti ai bar, ai pub, misure che aiutano a contenere il contagio. Se prendiamo misure di prevenzione, significa intervenire in tempo utile, perché se pensi di intervenire in zona rossa, le misure che prendi sono praticamente inutili. Mentre noi ci muovevamo così, anche anticipando misure di prevenzione, abbiamo polemizzato con il Governo nazionale che, a mio parere, in questi tre mesi, non ha fatto sostanzialmente nulla in termini di azione vera di prevenzione. Una sola cosa: il Green Pass. Ma, per il resto, tutta una serie di misure che dovevano essere prese, non sono state prese".

Secondo il Presidente della Regione Campania, vi sono motivi di differenziazione con il Governo nazionale: "In primis, è mancato e manca un piano serio per la sicurezza e per il controllo, rispetto alle decisioni prese. In Italia, nessuno controlla niente. Si fa finta, il giorno successivo ai decreti legge, di mettere in pratica un po' di controllo. Nella sostanza, non si controlla niente. Secondo: le misure prese, quando sono state prese, sono parziali e sono arrivate in ritardo. Si è posto il problema dell'obbligo della terza dose per il personale sanitario, per il personale scolastico e per le forze dell'ordine. La misura dell'obbligo è stata decisa dal Governo a fine novembre ma, incredibilmente, l'esecutività di tale misura è scattata a metà dicembre. Misure prese in ritardo e applicate con 15 giorni di ritardo. Non è una cosa banale, perché se l'obbligo di terza dose per il personale sanitario lo sposti a metà dicembre, determini un ingolfamento dei centri vaccinali, oltre che un ritardo nel contenimento del Covid. Non è stata presa una decisione per l'obbligo di vaccinazione della pubblica amministrazione, del trasporto pubblico. Per gli ultracinquantenni hanno deciso qualche giorno fa, ma anche qui sono tempi incredibilmente lunghi. Abbiamo avuto misure cervellotiche per quanto riguarda le quarantene e non abbiamo tenuto conto di alcune contraddizioni che fanno capo al Governo: lo dico al Presidente del Consiglio Draghi che ha rilevato tali contraddizioni che dipendono da lui, non da altri. Mentre tenevamo chiuse le discoteche, tenevamo aperti gli stadi, i teatri, i cinema e non facevamo nulla per contenere la movida. Ed è evidente che questa sia una situazione demenziale. Quando il Presidente del Consiglio ha detto: 'Sarebbe assurdo tenere chiuse le scuole e tenere aperto tutto il resto' è un'osservazione giusta, ma il Governo deve farla a se stesso. Tutto questo, senza che il Governo tenesse conto della reale situazione sanitaria in Italia, che il personale sanitario è al limite della resistenza".

"Il Governo ha impugnato la nostra ordinanza per dimostrare ai cittadini italiani che tutto va bene"

Continua l'attacco al Governo Draghi, in merito alla decisione di impugnare l'ordinanza regionale n.1: "La mia sensazione è questa: l'unico obiettivo, quello sostanziale, era quello di dimostrare ai cittadini italiani che, sostanzialmente, va tutto bene. L'economia è aperta, cresce, le scuole si aprono, non abbiamo grandissime problematiche relative al Covid. L'obiettivo di quella conferenza stampa era semplicemente questo. E, dal mio punto di vista, è stata una scelta completamente demagogica e inaccettabile. La prova di quello che sto dicendo è questa: il Governo ha impugnato la nostra ordinanza regionale estremamente equilibrata e misurata. In Campania, le scuole si sono aperte, il 10 gennaio. Tutte, tranne le elementari, le medie inferiori e le materne, per una ragione molto semplice: perché essendo quella la fascia d'età più bassa e non vaccinata in misura ampia, ci è parso ragionevole prendere due settimane di respiro per ampliare la campagna vaccinale e riaprire completamente in presenza con più tranquillità. Ci siamo trovati di fronte a una decisione offensiva e incomprensibile nei nostri confronti. Il Governo ha impugnato la nostra ordinanza alle 22:15 di domenica sera. In questo momento, abbiamo in Campania 111 comuni in cui non si sono riaperte le scuole; abbiamo comuni importanti e regioni che hanno prorogato la riapertura dell'anno scolastico, come la Sicilia; abbiamo comuni, quali Palermo e Catania, nei quali i sindaci hanno fatto ordinanze di chiusura totale. Il Governo nazionale non ha impugnato nulla, a conferma del fatto che aveva interesse solo a fare un'azione propagandistica lunedì per poter dire che è tutto aperto. Il Governo sta riproponendo il centralismo burocratico: ossia l'ottusità di chi governa da Roma e pensa di farlo con territori che neanche conosce".

Sulla didattica a distanza: "Nella conferenza stampa, il Presidente del Consiglio ha parlato per mezz'ora contro la DaD. Bene, osservo che la DaD non l'ha chiesta nessuno, è stata una mezz'ora di esposizione demagogica contro un obiettivo inesistente. Anche in Campania, si è aperto tutto, tranne un rinvio di due settimane delle scuole sopracitate. Il Presidente del Consiglio ha raccontato che la DaD determina dei danni, persino una divaricazione dal punto di vista sociale, ma né lui, né il Ministro della Salute, hanno rilevato che l'unica regione che ha cercato di evitare la divaricazione sociale è stata la Campania e che se il Governo nazionale avesse intrapreso solo la metà delle nostre misure, oggi staremmo molto meglio. Noi ci siamo preoccupati di difendere le fasce più deboli. Il Governo nazionale ha parlato, la Regione Campania ha fatto".

"Abbiamo 400mila bambini della fascia d'età 5-11 anni da vaccinare"

Per quanto riguarda la vaccinazione pediatrica, la situazione è la seguente: "Abbiamo, in Campania, 400.000 bambini da vaccinare nella fascia d'età 5-11 anni. Grazie a Dio, negli ultimi giorni, c'è stata una forte ripresa della campagna di vaccinazione. A Napoli, abbiamo cominciato prima delle vacanze di Natale, non se n'erano accorti. Oggi, stiamo facendo, insieme alle Asl, programmi di apertura delle vaccinazioni in decine di scuole. Il Ministro della Pubblica Istruzione è stato informato sul fatto che quando si sono aperte le scuole, in decine di realtà avevamo bambini di 6, 7, 10 anni, costretti a fare lezione con le finestre aperte, un freddo infernale, cappotti addosso, sciarpe al collo e cappelli in testa? Questo è un modo per rispettare i bambini? In Europa, una situazione del genere sarebbe uno scandalo intollerabile. Sfido chiunque a trovare una scuola in Germania, in Francia, in Svezia una situazione di questo tipo. Ci sono ancora realtà in cui non ci sono distanziamenti, le finestre sono aperte, non ci sono impianti di condizionamento per il riciclo dell'aria". 

E poi, l'ennesima stoccata non solo al Generale Figliuolo, ma anche al Ministro della Pubblica Istruzione, Patrizio Bianchi: "Il famoso Commissario al Covid ci aveva detto che arrivavano le mascherine Ffp2, che arrivava l'esercito a garantire i tamponi alle scuole e le attività di supporto, che c'era un accordo con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta per fare i tamponi. I medici hanno confermato, qualche giorno fa, che non c'era l'accordo, le mascherine non sono arrivate, l'esercito meno che mai. Caro Ministro: noi siamo abituati a lavorare con serenità, ma non abbiamo intenzione di essere presi in giro da nessuno. E, soprattutto, abbiamo l'abitudine di partire dalla realtà, non dalle parole. In Campania sono 111 i comuni che hanno fatto ordinanze, senza che il Governo abbia impugnato niente. Ci vogliono rispetto e serietà, la demagogia non serve".

Infine: "Il Governo non ha ancora stanziato le misure aggiuntive per il trasporto territoriale aggiuntivo per le scuole. Le aziende, quando diminuisce il numero dei viaggiatori a causa di misure di contenimento o quando bisogna raddoppiare le corse, hanno problemi nei bilanci. Pertanto, hanno bisogno di misure aggiuntive che, al momento, non ci sono. La realtà è questa. Voglio dire al Governo che, per quanto mi riguarda, sono un pacifico guerriero e mi piace la vita tranquilla, ma voglio lo stesso rispetto che do ai miei interlocutori e non voglio farmi prendere per i fondelli da nessuno, soprattutto quando a pagare sono le famiglie e i bambini. Oggi, i presidi non conoscono ancora i nomi di chi è vaccinato tra il personale. La DaD l'ha decisa il Governo, non le regioni. Finiamola con la propaganda".

Il ricordo di David Sassoli: "Apprezzato da tutti, ha rappresentato valori positivi"

Il Governatore ha esordito ricordando la figura di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, deceduto qualche giorno fa: "Una persona di grande stile e umanità, di grande competenza e semplicità. Una persona che poteva suggerirci qualcosa, nel momento in cui si riflette sulla Presidenza della Repubblica nel nostro Paese. Apprezzato da tutti, a conferma del fatto che nell'attività politica, l'importante è non perdere il rispetto della gente, mantenere viva la propria dignità, non perdere il senso anche della lotta politica. David Sassoli ha rappresentato questi valori positivi, sempre più difficili da trovare nel nostro Paese, e non solo".

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