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Cronaca

Coronavirus in Campania, De Luca: "Siamo nella quarta ondata, aumento casi estremamente preoccupante"

Le parole del Presidente della Regione Campania nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì: "Dobbiamo essere consapevoli che la variante Omicron è particolarmente aggressiva nelle fasce più giovani della popolazione"

Nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì pomeriggio, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha tracciato il punto della situazione sui contagi da coronavirus, sulle misure di prevenzione in vista delle imminenti festività natalizie, sulle vacccinazioni anti-Covid e su tutti gli altri importanti fatti della settimana.

"Confidiamo che il livello di vaccinazione in Italia ci salvaguardi"

Il Governatore esordisce parlando dell'emergenza Covid-19: "Abbiamo avuto ieri, in Campania, 40.000 vaccinati, di cui molti con la prima dose. Si ha una ripresa della campagna vaccinale, anche se, da ieri, iniziamo ad avere un dato estremamente preoccupante: aumenta il contagio Covid a un ritmo impressionante, un aumento che a volte è dell'ordine del 2-300% di contagi. Ci stiamo avvicinando, anche qui in Italia, sia pure con ritardo, ai livelli di contagio che registriamo in altri Paesi d'Europa. C'è da sperare che il livello di vaccinazione del nostro Paese ci salvaguardi di fronte agli effetti più gravi del Covid, ma non c'è dubbio che ci troviamo di fronte a una fiamma di contagio piuttosto preoccupante".

"Risultati incoraggianti per la campagna vaccinale pediatrica, rischio sanitario grave in caso di contagio Omicron"

Sulla campagna vaccinale anti-Covid: "Abbiamo iniziato la vaccinazione per la fascia d'età 5-11 anni. Qui, registriamo risultati molto importanti e incoraggianti. Non abbiamo avuto molte prenotazioni, fino a ieri, ma nella giornata di ieri abbiamo vaccinato 2.000 bambini di questa fascia d'età. Un dato molto significativo, se pensiamo che abbiamo vissuto mesi di confusione, di disinformazione e di diffusione di notizie false. Credo che dovremmo sottolineare, di fronte alle famiglie, che questa vaccinazione deve essere assimilata sempre più alle vaccinazioni obbligatorie che facciamo normalmente ai bambini: antipolio, antitetano, antidifterite, i vaccini per il morbillo o per la meningite".

La vaccinazione è un passaggio normale per la tutela della salute dei bambini: "Ci sono più motivi per essere sereni. Innanzitutto, tutti raccomandano calorosamente di procedere con la vaccinazione: dobbiamo procedere rapidamente, perché ci sono centinaia di migliaia di bambini che si sono vaccinati senza nessun problema. Poi, dobbiamo essere consapevoli che la variante Omicron è particolarmente aggressiva nelle fasce più giovani della popolazione. Infine, dobbiamo sapere che, nel momento in cui i giovani vengono aggrediti senza gravi effetti anche dal Covid, quando il contagio è aggressivo, il rischio sanitario per i bambini diventa grave. I pediatri, i virologi ci hanno spiegato che un contagio Covid per un bambino o per una fascia limitata di bambini può provocare problemi sanitari che durano per mesi o anni. Diversamente da quello che si è raccontato per mesi, quello che è certo è che, quando la malattia arriva in forma grave, durano mesi e anni per i bambini. Veniamo da mesi in cui il problema Covid è stato banalizzato. Dobbiamo cambiare una convinzione diffusa: cioè che, vaccinandoci, avremmo risolto il problema, ma abbiamo verificato che sul campo non è così".

"Siamo nella quarta ondata, diffusione del Covid maledettamente accelerata"

Secondo De Luca: "Siamo pienamente nella quarta ondata Covid. La diffusione del virus è maledettamente accelerata. Siamo arrivati al punto che, nel momento in cui crescono i contagi, siamo costretti a chiudere reparti ordinari e a riaprire reparti di terapia intensiva. In Campania, abbiamo un tasso di occupazione delle terapie intensive piuttosto basso, 3,5%, ma abbiamo dato comunicazione ai nostri Direttori Generali di riattivare i reparti di terapia intensiva, a cominciare dai reparti modulari. Dobbiamo riaprire le terapie intensive, per la gioia di quelli che ci facevano osservare criticamente che le terapie intensive che avevamo inaugurato erano vuote. Contenti tutti, le terapie intensive si stanno riaprendo e rioccupando. Pagheremo un prezzo, perché se la crescita del contagio e dei ricoveri continua, dovremmo prima o poi rallentare l'assistenza per altri pazienti".

"L'ordinanza salvaguarderà la nostra salute, la nostra economia e le nostre scuole"

Sull'ordinanza n.27 recentemente firmata, il Presidente ribadisce il concetto: "Era il minimo, non è la ghigliottina. Il minimo di senso di prudenza e di responsabilità da acquisire. Non è un grandissimo sacrificio: l'alternativa alla responsabilità e al contenimento del Covid è la chiusura di tutto. Lo dico con grande chiarezza: se perdiamo la testa dalla Vigilia di Natale a Capodanno, perdiamo tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi. E ci troviamo a metà gennaio a dover richiudere i bar, i ristoranti, i negozi, le palestre, i cinema, i teatri, tutte le attività che comportano assembramenti. Ci eravamo abituati al fatto che tutto dovesse rimanere aperto: tutto rimarrà aperto, magari con qualche limitazione, se saremo responsabili. Come sappiamo tutti, non è possibile nessuna forma di controllo: a Capodanno che controlliamo? Migliaia di persone senza mascherina, gente che si passa la bottiglia di birra o il bicchiere. Quest'ordinanza ha l'obiettivo di salvaguardare la nostra salute, la nostra economia e le nostre scuole. Cerchiamo di essere responsabili". 

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