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Cronaca

Coronavirus, Protezione Civile: "Per la prima volta numero di dimessi e guariti superiore ai nuovi casi"

Un nuovo dato incoraggiante

"Per la prima volta, il numero di dimessi e guariti supera il numero di nuovi casi riscontrati nel nostro Paese". A dare quest'importante notizia è il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, nella lettura dei dati odierni riguardanti gli effetti della pandemia di Covid-19 in Italia. Ancora notevole la riduzione dei ricoveri, laddove si registra, per contro, un incremento di 3.033 pazienti guariti nelle ultime 24 ore. Cala nuovamente il trend in Campania, con il numero di pazienti affetti da coronavirus che si assesta intorno alle 2.978 unità (-20 rispetto a ieri).

Il bollettino della Protezione Civile (aggiornato al 23 aprile 2020)

Di seguito, riportiamo il comunicato odierno: "Continua l’impegno del Dipartimento nelle attività di coordinamento di tutte le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. In particolare, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 23 aprile, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 189.973, con un incremento rispetto a ieri di 2.646 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 106.848, con un decremento di 851 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 2.267 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 117 pazienti rispetto a ieri. 22.871 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 934 pazienti rispetto a ieri. 81.710 persone, pari al 76% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 464 e portano il totale a 25.549. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 57.576, con un incremento di 3.033 persone rispetto a ieri. Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 33.873 in Lombardia, 12.845 in Emilia-Romagna, 15.152 in Piemonte, 9.925 in Veneto, 6.171 in Toscana, 3.466 in Liguria, 3.230 nelle Marche, 4.486 nel Lazio, 2.978 in Campania, 1.871 nella Provincia autonoma di Trento, 2.936 in Puglia, 1.135 in Friuli Venezia Giulia, 2.301 in Sicilia, 2.100 in Abruzzo, 1.494 nella Provincia autonoma di Bolzano, 355 in Umbria, 817 in Sardegna, 823 in Calabria, 463 in Valle d’Aosta, 229 in Basilicata e 198 in Molise".

Borrelli: "Tantissime domande per Oss e medici"

Ai dati forniti all'interno del comunicato, Il Capo Dipartimento Angelo Borrelli, nel corso della conferenza stampa odierna, aggiunge: "Da oggi, è fruibile nella tabella che noi presentiamo alla stampa, ma visibile anche sul nostro sito, il numero delle persone che risultano sottoposte a tampone. Il dato, dall'inizio della pandemia a oggi, è di 1.052.577 persone sottoposte al tampone, con un numero di tamponi effettuati fino a oggi di 1.579.909. 66.158 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore".

Il Capo Dipartimento si sofferma, inoltre, sulle tantissime domande ricevute per le recenti posizioni riservate a Oss e medici: "Abbiamo ricevuto tantissime domande per operatori socio-sanitari, oltre 20.000 domande. Si è chiusa anche la call per i medici, ricevendo un totale aggiuntivo di 691 domande. Destineremo le nuove risorse sui territori che avranno bisogno dell'implementazione di nuovo personale".

Locatelli: "Nessun decesso in quattro regioni italiane nelle ultime 24 ore"

Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, mette in evidenza tutta una serie di dati confortanti, legati a una riduzione della fase di contagio: "A far corso dal 5 aprile, con la sola eccezione di una giornata, in tutti gli altri giorni c'è stata una riduzione del numero di pazienti ricoverati e, a far corso dal 3 aprile, costantemente, ogni giorno si è verificata una riduzione del numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva. Ricordo che in quella data eravamo a 4.068 nuovi casi registrati, oggi, siamo a 2.267. Oggi, infine, è il quarto giorno consecutivo in cui il numero dei soggetti positivi è in calo ed è rimarchevole, per quanto sempre feriscono le nostre coscienze il numero sui decessi, che in quattro regioni non si è verificato alcun decesso e in due regioni soltanto uno. E' importante, inoltre, considerare che il cosiddetto indice di contagiosità si attesta tra 0,5 e 0,7".

Una considerazione anche sugli studi clinici e sull'identificazione del vaccino: "Oggi, Aifa ha valutato 114 studi, di cui 26 hanno ricevuto pareri favorevoli e 13 già attivati. Il lavoro dell'Agenzia Italiana per il Farmaco documenta quanto sia possibile coniugare efficienza di valutazione e rigore. La virtuosa competizione nell'identificazione di un vaccino è in alcuni Paesi già in fase avanzata di sviluppo, che, tuttavia, non vuol dire imminenza di commercializzazione, bensì messa a punto di approcci vaccinali in grado di sviluppare una risposta immunologica protettiva per chi verrà sottoposto a tale vaccino".

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