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Cronaca

Coppia arrestata dopo aver nascosto droga nella lavatrice, assolta la donna

I due giovani, difesi entrambi dall'avvocato avellinese Rolando Iorio, venivano processati in data odierna con rito direttissimo. Assoluzione per la 22enne, mentre il 39enne è stato condannato a 1 anno e 4 mesi

Nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Napoli Ponticelli, comandati dal Maresciallo Capo Liccardi, hanno arrestato in flagranza una coppia di spacciatori, S.P., classe 1983, noto pluripregiudicato, e la sua giovane compagna C.A., classe 2000, incensurata.

I Militari, in particolare, a seguito di notizia confidenziale pervenuta al locale Comando riguardante una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti perpetrata da S.P. e dalla sua nuova giovane compagna, facevano irruzione nell'appartamento del pluripregiudicato sito in Napoli, in via Manlio Rossi Doria n. 50.

I Carabinieri rinvenivano nascosti in una lavatrice posta nel seminterrato 55 involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di circa 100 grammi, nonché 45 stecche di sostanza stupefacente di tipo hashish, per un peso complessivo di oltre 60 grammi.

I due giovani su disposizione del Pubblico Ministero di turno venivano immediatamente tratti in arresto con l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nella mattinata odierna i due giovani, difesi entrambi dall'Avvocato avellinese Rolando Iorio, venivano condotti in Tribunale per la celebrazione del processso con il rito direttissimo dinanzi al Giudice Monocratico del Tribunale di Napoli, Sezione Quinta Penale, Dott. Tullio Morello.

Gli imputati chiedevano entrambi di essere giudicati con il rito abbreviato.

Dopo una serrata arringa finalizzata prevalentemente ad escludere da qualsivoglia responsabilità la giovane donna, il Giudice Monocratico del Tribunale di Napoli ha mandato assolta C.A. per non aver commesso il fatto, ed ha condannato S.P., reo confesso, alla pena di anni 1 e mesi 4 di reclusione, comminando quindi una condanna molto più leggera rispetto a quanto chiesto dal Pubblico Ministero che aveva invocato, per entramb gli imputatii, la condanna ad anni 3 e mesi 6 di reclusione..

Anche in ordine alla applicazione delle misure cautelari la difesa dei giovani imputati è riuscita a raggiungere un risultato notevole. Infatti, il Pubblico Ministero al termine della sua requisitoria aveva chiesto per entrambi la custodia cautelare in carcere. Il Giudice del Tribunale di Napoli, al contrario, dopo aver assolto la donna, ha applicato a S.P. la misura dell'obbligo di firma.

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