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Cronaca

Congegno fraudolentemente istallato su veicolo industriale, la scoperta della Polizia stradale

La Polizia di Stato ha posto in essere controlli specifici per contrastare il fenomeno della manomissione delle caratteristiche tecniche costruttive dei veicoli

La Polizia di Stato, con uomini e mezzi appartenenti alla Sezione Polizia Stradale di Avellino, ha posto in essere controlli specifici per contrastare il fenomeno della manomissione delle caratteristiche tecniche costruttive dei veicoli, soprattutto, per quel che riguarda i componenti elettronici che gestiscono le primarie funzioni, motore, cambio, cronotachigrafo.
In particolare, personale del dipendente reparto della Sottosezione di Avellino Ovest, nella mattinata di ieri, sottoponeva a controllo un veicolo industriale adibito al trasporto di pomodori e diretto in opifici dell’agro nocerino-sarnese. Nel corso del controllo veniva rinvenuto, occultato nelle vicinanze del serbatoio contenente liquido AD BLUE, un congegno elettronico, cosiddetto emulatore, che impediva il corretto funzionamento della funzione del citato liquido. Difatti, i successivi rilievi tecnici, eseguiti presso una ditta specializzata, consentivano di accertare che il congegno installato, falsava, i dati della centralina che gestisce l’iniezione del liquido AD BLUE nel sistema.
Il controllo determinava la rimozione del congegno fraudolentemente istallato e quindi il ripristino dei valori dei gas di scarico. A carico dell’autista del complesso veicolare venivano elevati sanzioni per illeciti amministrativi nonchè ritirate le carte di circolazione anche del semirimorchio, che presentava anch’esso delle alterazioni rispetto alle caratteristiche costruttive di fabbricazione, tanto da renderlo inidoneo al traporto dei cassoni di pomodoro. 
Trattandosi del primo caso di rinvenimento di tale congegno in Italia, saranno avviate le necessarie analisi di strategia di contrasto avvalendosi delle specialistiche competenze ministeriali esistenti presso il Servizio Polizia Stradale di Roma.
Il liquido denominato AD BLUE, di cui sono dotati i mezzi industriali, assolve alla funzione di abbattimento fumi dei gas di scarico ed iniettato nel circuito catalitico, determina, in definitiva, la possibilità di rientrare nei parametri previsti dalle normative antinquinamento appartenenti alla classe euro 5.
Potrebbe apparire solo una semplice alterazione dei valori di emissione gas di scarico e quindi un escamotage per eludere le normative antinquinamento ma, così non è giacché, se analizzata a fondo la manomissione, consente di fatto una riduzione dei costi di viaggio nel settore dell’autotrasporto. Invero, il consumo medio del liquido AD BLUE, per un mezzo industriale si aggira all’incirca sul 8-9% per 1.000 (mille) litri di carburante consumato. Su una flotta media di mezzi industriali a disposizione di una azienda, i costi per anno per tale prodotto, diventano importanti se si considera che il prezzo del liquido AD BLUE, può arrivare ad essere anche di 0,95 cent. di euro a litro. In definitiva, tale frode incide anche in maniera significativa sulla libera concorrenza del settore trasporti conto terzi.

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