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Cronaca Monteforte Irpino

Inchiesta Clan Sangermano, il Tribunale del Riesame ha disposto la scarcerazione di Roberto Santulli

All’interno delle oltre 1600 pagine di ordinanza firmata dal Gip Fabrizio Finamore, l'indagato viene descritto come l'uomo delegato principalmente alle azioni estorsive promosse dai vertici del clan

Continua l'inchiesta coordinata della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, i Carabinieri di Castello di Cisterna e personale della Direzione Investigativa Antimafia, che hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli, a carico di 25 soggetti.

Nella giornata di oggi, dinanzi al tribunale del Riesame di Napoli, veniva discusso la posizione di Roberto Santulli, difeso dall'avvocato Marino Capone. Accolto il ricorso del difensore dell'indagato contro l’applicazione delle misure cautelari. Roberto Santulli è stato attinto da un provvedimento cautelare in quanto ritenuto vicino clan Sangermano. Anche il 17 novembre scorso, la medesima autorità giudiziaria ha accolto il ricorso di Angelo Grasso e respinto invece quello di Luigi Vitale. Entrambi difesi dall’avvocato Gaetano Aufiero.

Il clan Sangermano conosceva i cantieri aperti, i nomi delle ditte e degli imprenditori

All’interno delle oltre 1600 pagine di ordinanza firmata dal Gip Fabrizio Finamore, viene descritto con precisione il ruolo di Roberto Santulli. Stando a quanto si apprende, quest’ultimo è delegato principalmente alle azioni estorsive promosse dai vertici. Oltre che coinvolto in azioni in danno di commercianti per ottenere la commercializzazione delle mozzarelle costituisce il punto di riferimento del clan sul territorio di Monforte Irpino (AV); si rimanda a tale ultimo riguardo, ad alcune esplicative conversazioni che egli intrattiene con Sangermano Nicola nel corso delle quali fornisce, su ordine di quest’ultimo, un resoconto dettagliato di numerosi cantieri edili aperti su quel territorio, sui nominativi delle ditte e dei soggetti che procedono alle opere, sullo stato di avanzamento delle stesse nonché rende conto delle somme incassate dalle vittime, assicurando di averle puntualmente recapitate al capoclan.

Dalle intercettazioni telefoniche si palesa l’interessamento e l’attenzione di Sangermano Nicola nel monitorare i cantieri aperti o in fase di apertura da parte dei vari imprenditori presenti sul territorio. In particolare, nel corso della telefonata, Sangermano chiede al suo interlocutore “Roberto”, notizie in merito all’andamento dei lavori che sta eseguendo e che dovrà eseguire, così come chiede notizie sui lavori in corso d’opera di altri soggetti non meglio identificati dei quali Roberto fornisce dettagliate informazioni.

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