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Cronaca

Chiusura hub vaccinali ASL di Avellino, il Nursind: "Un attentato alla salute pubblica"

Come Organizzazione Sindacale da tempo segnaliamo l’inadeguatezza organizzativa e gestionale dell’ASL di Avellino

Come Organizzazione Sindacale da tempo segnaliamo l’inadeguatezza organizzativa e gestionale dell’ASL di Avellino. La recente chiusura di 12 hub vaccinali nella nostra provincia e il depotenziamento del personale sanitario adibito alle vaccinazioni (si è passati da 60 medici vaccinatori a 21, da 31 infermieri a 15, da 69 assistenti amministrativi a 29) sono l’emblema di una scellerata   programmazione sanitaria che in tempi di pandemia rappresenta un vero e proprio attentato alla salute pubblica. Ma andiamo con ordine: il 30/09/2021 l’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il Ministero della Salute, pubblica un report sull’impatto della vaccinazione Covid-19 e sul rischio di infezione da Sars-Cov2 e successivo ricovero e decesso in Italia. In suddetto report viene segnalata una lieve diminuzione nella protezione dall’infezione (sintomatica che asintomatica) nei pazienti con comorbilità e nelle persone immunocompromesse già dopo 28 giorni dalla somministrazione della seconda dose. In questo report, confrontando i dati dei contagi tra gennaio e giugno 2021 con quelli tra luglio e agosto (periodo in cui emergeva in Italia la variante delta) emergeva una riduzione dell’efficacia dei vaccini contro l’infezione dall’84,8% al 67,1%. Se la Dottoressa Morgante avesse prestato più attenzione a questo report dell’ISS non avrebbe deciso, come purtroppo poi è avvenuto, il dimezzamento degli hub vaccinali nella nostra provincia. Ad oggi ci arrivano segnalazioni su cittadini del capoluogo che per prenotare la terza dose sono costretti a recarsi a 80 km di distanza (hub vaccinale di Ariano Irpino o Vallata). Alla scelta fallimentare di dimezzare gli hub vaccinali in un contesto di recrudescenza pandemica si aggiunge il mancato potenziamento della medicina territoriale, forse la dottoressa Morgante dovrebbe leggere più accuratamente il Decreto Regionale n. 475 del 03/11/2020, ad oggi i cittadini sono ancora costretti a dover fare i conti con servizi territoriali inadeguati e carenti. Inoltre con la stagione invernale alle porte, senza alcun potenziamento della rete territoriale, il Pronto Soccorso del Moscati sarà ancora una volta sottoposto ad un importante incremento dei carichi di lavoro. In conclusione siamo consapevoli che con l’attuale management Dirigenziale dell’ASL di Avellino una inversione di rotta e un miglioramento dei servizi assistenziali sembra essere un miraggio irraggiungibile.  

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