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Cronaca

Chiuse le indagini per la banda dei picchiatori, fatta luce su due gravissimi episodi delittuosi

Finalmente, adesso, sono descritti con precisione i due episodi delittuosi che hanno avuto per protagonisti Alessio Romagnuolo e Roberto Santulli, quest'ultimo ritenuto vicino al clan Sangermano

Associazione a delinquere finalizzata all'estorsione cui è stato aggiunto anche il tentato omicidio di Alessio Romagnuolo, chiuse le indagini preliminari a carico di 17 soggetti indagati. Fatta luce, dunque, sul tentato omicidio avvenuto ad Avellino il 19 ottobre 2021 di Alessio Romagnuolo. Il 26enne fu aggredito da un gruppo di persone armate in una strada del quartiere Quattrograna nel capoluogo irpino.

Il tentato omicidio di Alessio Romagnuolo 

Per quell'episodio sono indagati Frasca Marco, Perrino Yuri, Sperduto Sebastiano, Di Gaeta Maurizio e Saggese Cristian perché, in concorso tra loro, tentarono di uccidere Alessio Romagnuolo. In particolare, Frasca, alla guida del Furgone bianco, Fiat Ducato. Perrino, alla guida dell'autovettura nera Volkswagen Fox, con a bordo, seduto sul lato passeggeri posteriore, Sperduto Sebastiano, mentre Saggese Cristian sedeva sul lato passeggeri anteriore, Di Gaeta, alla guida dell'autovettura bianca Seat Ibiza, con a bordo soggetto non identificato, dopo essere giunti in contrada Quattrograna, presso l'abitazione di Romagnuolo, nel mentre Perrino, Sperduto, Saggese, Di Gaeta e la persona non identificata, armati di spranghe di ferro e mazze del tipo baseball, circondavano la suddetta abitazione impedendo l'eventuale fuga alla vittima. Frasca Marco, sceso dal mezzo dallo stesso condotto, dopo aver attirato l'attenzione di Romagnuolo Alessio, che in quei momenti si trovava sotto al porticato del palazzo dove abitava, prima attirandolo con la frase "vieni un attimo", contestualmente minacciandolo con le seguenti parole "uomo di mer**a io ti devo uccidere", gli puntava contro una pistola e gli esplodeva contro più colpi di arma da fuoco, ad altezza uomo, nel tentativo di ucciderlo; azione non riuscita per cause indipendenti dalla volontà dei rei, essendosi il Romagnuolo Alessio datosi prontamente alla fuga.

L'indagine è partita dall'aggressione a Roberto Santulli, ritenuto vicino al clan Sangermano

Le indagini relative ai casi di estorsione che ha visto, tra le vittime, imprenditori e attività commerciali, imponendo il pizzo usando anche maniere forti - poi - sono nate a seguito dell’aggressione a Roberto Santulli, ritenuto vicino al clan Sangermano. Questo episodio di violenza è accaduto il 31 luglio del 2020 a Monteforte Irpino. Per l'aggressione sono indagati Sperduto Sebastiano e Perrino Yuri perché, in concorso e previo accordo tra loro, cagionavano lesioni personali a Santulli Roberto ("trauma cranico in seguito ad aggressione da persona non nota, a destra frattura scomposta parete orbita, frattura parete infossata dell'arco zigomatico, frattura parete postero laterale del seno mascella con emoseno"). Con le aggravanti dell'essere più persone riunite e dell'aver agito con premeditazione, pedinando la vittima e attendendo sotto la sua abitazione che rientrasse.

All’interno delle oltre 1600 pagine di ordinanza firmata dal Gip Fabrizio Finamore relativamente all'attività del clan Sangermano (anche in Irpinia), viene descritto con precisione il ruolo di Roberto Santulli. Stando a quanto si apprende, quest’ultimo è delegato principalmente alle azioni estorsive promosse dai vertici. Oltre che coinvolto in azioni in danno di commercianti per ottenere la commercializzazione delle mozzarelle costituisce il punto di riferimento del clan sul territorio di Monforte Irpino (AV); si rimanda a tale ultimo riguardo, ad alcune esplicative conversazioni che egli intrattiene con Sangermano Nicola nel corso delle quali fornisce, su ordine di quest’ultimo, un resoconto dettagliato di numerosi cantieri edili aperti su quel territorio, sui nominativi delle ditte e dei soggetti che procedono alle opere, sullo stato di avanzamento delle stesse nonché rende conto delle somme incassate dalle vittime, assicurando di averle puntualmente recapitate al capoclan.

Dalle intercettazioni telefoniche si palesa l’interessamento e l’attenzione di Sangermano Nicola nel monitorare i cantieri aperti o in fase di apertura da parte dei vari imprenditori presenti sul territorio. In particolare, nel corso della telefonata, Sangermano chiede al suo interlocutore “Roberto”, notizie in merito all’andamento dei lavori che sta eseguendo e che dovrà eseguire, così come chiede notizie sui lavori in corso d’opera di altri soggetti non meglio identificati dei quali Roberto fornisce dettagliate informazioni.

Banda dei picchiatori, ecco chi sono i 17 indagati 

Banda dei picchiatori, chiuse le indagini preliminari: sono 17 gli indagati

  1. Perrino Yuri, difeso di fiducia dall'avv. Aufiero Gaetano e Santamaria Gerardo, entrambi del F. di Avellino;
  2. Sperduto Sebastiano, difeso di fiducia dall'avv. Chieffo Alfonso Maria del F. di Avellino e avv. Perrone Giuseppe del F. di Foggia;
  3. Frasca Marco, difeso di fiducia dall'avv. Mauriello Claudio del F. di Avellino e Dello Iacono Domenico del F. di Napoli Nord;
  4. Di Gaeta Maurizio, difeso di fiducia dall'avv. Chieffo Alfonso Maria del F. di Avellino;
  5. Saggese Cristian, difeso di fiducia dall'avv. Chieffo Alfonso Maria del F. di Avellino;
  6. Guarnieri Benito, difeso di fiducia dall'avv. Marranzini Norma del F. di Avellino;
  7. Festa Giovanni, difeso di fiducia dall'avv. Santamaria Gerardo del F. di Avellino;
  8. Pelosi Maurizio, difeso di fiducia dall'avv. Tulimiero Fabio del F. di Avellino;
  9. Silvestre Carmine Alex, difeso di fiducia dall'avv. Tulimiero Fabio del F. di Avellino;
  10. Alviggi Raffaele, difeso d'ufficio dall'avv. Forte Gerardo del F. di Avellino;
  11. Zarro Antonio, difeso d'ufficio dall'avv. Forte Gerardo del F. di Avellino;
  12. Varallo Virginio, difeso d'ufficio dall'avv. Raimondi Amalia Laura del F. di Avellino;
  13. Moretti Massimo, difeso d'ufficio dall'avv. Raimondi Amalia Laura del F. di Avellino;
  14. Pescatore Luigi, elett.te dom.to c/o lo studio del difensore di fiducia avv. Macchia Stefania del F. di Avellino;
  15. De Maio Vincenzo, difeso d'ufficio dall'avv. Raimondi Amalia Laura del F. di Avellino;
  16. Magliano Valerio, difeso d'ufficio dall'avv. Raimondi Amalia Laura del F. di Avellino;
  17. Candelmo Alfonso, difeso d'ufficio dall'avv. Raimondi Amalia Laura del F. di Avellino.

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