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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Cgil su emergenza profughi: "Prefetto non vuole affrontare la questione"

​“Immaginiamo – dice la CGIL – che una più ragionevole collaborazione e la convocazione del tavolo sia utile a risolvere in primis il problema degli immigrati e mitigare il disagio della loro condizione"

La Cgil di Avellino ribadisce la richiesta al Prefetto di Avellino di convocazione del tavolo sull’emergenza immigrati, anche e soprattutto a seguito delle dichiarazioni del rappresentante di Governo che confermano le preoccupazioni della camera del Lavoro.

“Non si comprende – dichiara la CGIL di Avellino – quale sia la reale posizione del Prefetto di Avellino in merito alle condizioni degli ospiti dei centri di accoglienza, certificate, tra l’altro nel report prodotto dalla nostra organizzazione. Il Prefetto, mentre da un versante tende a minimizzare una condizione di grave disagio, facendo quasi passare l’idea che l’allarme sia una fantasia della sola CGIL, dall’altro invita i sindaci a vigilare sulle condizioni degli ospiti e sul trattamento che ricevono presso i centri.

Delle due, l’una, o la denuncia della CGIL è frutto di “visioni” che però trovano riscontro dettagliato in video e foto, oltre che nelle testimonianze dei profughi, o il Prefetto non vuole “dare ragione” alla CGIL, come se tale circostanza fosse un punto di demerito, bypassando il sindacato che negli ultimi mesi ha prestato particolare attenzione all’emergenza, con indiscutibile senso di responsabilità”.

“E’ stucchevole – continua la CGIL – del resto, che un rappresentante di Governo, nel caso del centro di accoglienza di Monteforte Irpino, attenda inerme la conclusione ordinaria del contratto di servizio dell’affidataria INOPERA, commissariata a seguito dei fatti di “Mafia Capitale”, senza nel frattempo intervenire assicurando degne condizioni di accoglienza a numerosi profughi. E’ lontana dalla forma mentis della CGIL, la volontà di giungere ad un braccio di ferro con le istituzioni, così come non appartiene alla nostra organizzazione una condotta allarmistica, per questo da tempo chiediamo, quasi sembrando tediosi, la convocazione del tavolo in seno alla Prefettura, attribuendo allo stesso Prefetto ogni competenza e merito per la soluzione dei problemi denunciati.

Il richiamo ai sindaci dei comuni che ospitano i centri di accoglienza, a vigilare sulla condizione dei profughi, testimonia il fatto che la preoccupazione della nostra organizzazione trova riscontro anche nelle sensibilità del Rappresentante di Governo. Non capiamo, però, i motivi, per cui il Prefetto si ostina a non convocare il tavolo, al quale è possibile individuare risposte organiche e definitive, che guardano in un’unica direzione, comune al sentire della CGIL e evidentemente dello stesso Prefetto”

“Immaginiamo – conclude la CGIL – che una più ragionevole collaborazione e la convocazione del tavolo sia utile a risolvere in primis il problema degli immigrati e mitigare il disagio della loro condizione (Pocket Money non corrisposti, interruzione nella somministrazione dei pasti, mancata assistenza sanitaria, sovraffollamento dei centri, insalubrità dei luoghi di soggiorno) e evitare che le tensioni che stanno montando nelle ultime settimane, in particolare nei centri più trascurati, rischiano di coinvolgere le comunità locali e far venir meno la condizione di convivenza che fino ad ora abbiamo registrato in tutti i centri dell’Irpinia”.

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