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Cronaca

Casa Circondariale di Avellino, la denuncia del Sappe: "Il drone riesce nella sua missione"

La nota del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria

A distanza di pochi giorni dal rinvenimento e sequestro di un drone precipitato con il suo carico di 500 grammi di droga, all'interno della Casa Circondariale di Avellino, l'evento si ripete con una storia diversa.

La notizia la fornisce il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del Segretario Nazionale per la Campania Emilio Fattorello che aggiunge: “Nella mattinata odierna, un drone in volo ad una discreta altezza con appeso ad un lungo filo un involucro, riusciva ad arrivare ad una precisa finestra di un Reparto detentivo e a lasciare quanto trasportato ed allontanarsi verso il punto di decollo che resta sconosciuto. L'evento veniva osservato dai colleghi della Polizia Penitenziaria ivi in servizio, che poco potevano fare oltre che lanciare l'allarme, la scena veniva anche ripresa dalla videosorveglia esistente che ha registrato le immagini”.

“L' ingresso di materiale non consentito in un reparto detentivo con regime aperto come nella fattispecie ad Avellino” , aggiunge, “rende impossibile la ricerca, come cercare, è il caso di dire, "Un ago nel pagliaio" operazione questa, quale perquisizione straordinaria, resa improponibile per le nuove specifiche procedure emanate dal DAP. Ormai il traffico illecito di sostanze stupefacenti, cellulari ed armi, a mezzo droni è divenuto un fenomeno quotidiano al quale l'Amministrazione deve porre i dovuti rimedi per garantire l'ordine e sicurezza all'interno dei Penitenziari della Repubblica. Il poco personale del Corpo, la mancanza di idonei strumenti ad inibire i droni e/o ad impedire il loro volo, rende la situazione di una allarmante criticità. Con evidenti aspetti che rientrano anche nella sfera dell'Ordine Pubblico”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, sottolinea: “Sono mesi che segnaliamo queste criticità, mesi che denunciamo come un nuovo serio pericolo per le carceri sono i droni e quel che possono introdurre nelle strutture detentive. Non ci dimentichiamo che qualche settimana fa, nel carcere di Frosinone, grazie ad una pistola introdotta con un drone un detenuto ha sparato contro altri ristretti e poteva anche fare una strage… Servono urgenti interventi: DAP e Ministero della Giustizia lo hanno capito o no?”.

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