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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sul caso vaccini Carlo Sibilia si sentì diffamato, il giudice archivia: "E' satira"

Il gip di Livorno ha archiviato il procedimento aperto su Ferrini a seguito della querela presentata proprio dal deputato del Movimento 5 Stelle sentitosi diffamato

Che facebook sia la miglior arma utilizzata dal movimento grillino per screditare l’avversario è ormai fatto risaputo. I loro attacchi spesso e volentieri travalicano anche i limiti del decoro. Vi ricordate il caso dei vaccini, quando Carlo Sibilia sferrò un duro attacco nei confronti della ministra Lorenzin? Il deputato avellinese del movimento 5 stelle dalla sua bacheca facebook accese il dibattito. Tra i commenti al suo post ci fu quello di Ettore Ferrini, uno degli autori più in vista della rivista satirica Il Vernacoliere, che interveniva ironicamente ma riportando anche dati incontrovertibili sulla copertura vaccinale e sottolineando le scarse presenze in parlamento del pentastellato che reagiva querelando.

Il gip di Livorno ha archiviato il procedimento aperto su Ferrini a seguito della querela presentata proprio dal deputato del Movimento 5 Stelle sentitosi diffamato.

Per il giudice dal post di Ferrini “si evince chiaramente la sfumatura satirica dello scritto, pienamente conforme al diritto di critica”.

Nel provvedimento di archiviazione il gip osserva che alla luce di questo linguaggio “tutt’altro che misurato ma non per questo illecito”, risulta “poco comprensibile la ragione della sua lamentela innanzi a una critica che per quanto accesa e colorita non è affatto distonica rispetto ai toni e al registro” usati dal parlamentare.

L’avvocato Giacomo Passigli, difensore di Ferrini ha così commentato: “Curioso, come i rappresentanti di  una forza politica che del confronto coi cittadini attraverso il web hanno fatto la loro bandiera, poi cerchino di zittire chi muove loro delle critiche”. Ferrini, invece aggiunge che “sono stato querelato in qualità di direttore del quotidiano Il Vernacoliere ma io non sono il direttore e il Vernacoliere non è un quotidiano, è dunque mio auspicio che nel legiferare - se mai lo faranno - prestino un po' più di  attenzione ai dettagli”.

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