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Cronaca

Carcere di Avellino, Beneduce (Osapp): "Forte carenza di personale e confusione gestionale"

Sull'episodio degli agenti presi in ostaggio dai detenuti, denunciato il 15 ottobre scorso, il consigliere nazionale dell'Osapp Emilio Fattorello dice: "Dalle nostre fonti, non ci risulta che sia avvenuto il sequestro"

Dopo lo scontro di qualche giorno fa tra il segretario generale del Sappe Donato Capece e la direttrice del carcere di Avellino Concetta Felaco, scaturito dopo che il sindacato autonomo della polizia penitenziaria ha denunciato la presa in ostaggio di due agenti da parte di due detenuti reclusi nel reparto isolamento, questa mattina il segretario generale dell'Osapp Leo Beneduce ha commentato l'accaduto e ha spiegato le cause all'origine della difficile situazione più volte riscontrata nella casa circondariale del capoluogo irpino, dove le aggressioni al personale sono all'ordine del giorno.

Carcere di Avellino, Beneduce (Osapp): "Forte carenza di personale e confusione gestionale" (Foto di Vinicio Marchetti)

Violenza nel carcere di Avellino: "Forte carenza di personale e confusione gestionale"

"Sono eventi che accadono di continuo, soprattutto in un istituto come questo in cui c'è una tipologia varia di detenuti, anche di una certa rilevanza criminale - afferma Leo Beneduce - inoltre, qui i carcerati hanno una certa libertà di movimento. Per quanto ci risulta, sono state organizzate anche spedizioni punitive tra una sezione e l'altra. In generale, il problema è che questa è un'amministrazione che oscilla sempre, e ne fa le spese il personale, tra una visione permissivista e una più 'repressiva'. Il problema è notevolmente serio laddove, benchè la norma penitenziaria sia una, il personale non sa come comportarsi".

"Per quanto riguarda nello specifico il carcere di Avellino - continua - i problemi sono la forte carenza di personale e le varie tipologie di detenuti, si va dalla media all'alta sicurezza e ci sono anche i cosiddetti protetti, ovvero i collaboratori, o comunque detenuti che non possono stare con gli altri. L'organico ministeriale parla di 297 unità ma ad Avellino ce ne sono 124 più il Nucleo Traduzioni e 33 non si trovano qui ma all'Icam di Lauro. Secondo noi, sono stati inseriti abusivamente in quell'organico perchè il decreto ministeriale non può essere superato da una circolare interna".

"Venendo qui, il dipartimento ha notato una serie di irregolarità e non sono state ancora attuate le prescrizioni. Quindi, è un istituto ancora in grossa confusione organizzativa e gestionale - aggiunge - è chiaro che i detenuti la fanno da padrone in un istituto con poco personale e in cui i servizi notturni sono penalizzati in termini numerici per la carenza di agenti. Purtroppo, in tutta Italia, il detenuto ha capito che più crea problemi e più viene accontentato. Speriamo che una nuova gestione dell'amministrazione e un nuovo Governo cambino le regole. Quello che è successo ad Avellino è legato a questo clima di incertezza e ad uno stato generale di abbandono".

In merito agli episodi denunciati dal Sappe il 15 ottobre scorso, il consigliere nazionale dell'Osapp Emilio Fattorello precisa: "Qua l'allarme suona due, tre volte al giorno perchè i detenuti, essendo liberi, fanno prima delle prepotenze tra di loro e poi, quando interviene il personale per l'azione di contenimento, si rivolgono contro gli agenti. Nel reparto di isolamento, due detenuti sono andati in escandescenza, uno di questi ha messo una lametta in bocca. Una dinamica che succede sempre. Dalle fonti ufficiali e da quelle interne non ci risulta che sia avvenuto il sequestro dei due agenti intervenuti". 

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