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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Campania resta in zona gialla per il calo dei contagi e dei ricoveri in ospedale

Ritardi, invece, sulla campagna vaccinale secondo l'indice YouTrend

La pubblicazione dei dati dell’Istituto superiore di Sanità, che monitora la situazione Covid in Italia, non dovrebbe riservare particolari sorprese. Non si prospettano infatti grossi cambiamenti nella destinazione delle zone per le diverse regioni. In arancione dovrebbero restare Calabria, Sicilia, Basilicata. La Sardegna dovrebbe passare invece dalla zona rossa all'arancione. La Campania resterà in zona gialla, visto che il numero di contagi è in diminuzione. Nell'ultima settimana si è assistito ad un calo del rapporto tamponi/positivi, sceso ad un incoraggiante 8%. Sotto controllo la pressione sugli ospedali.

Andamento della campagna vaccinale

 Tra i criteri annunciati dal governo per il cambio di colore, oltre al consueto indice Rt c'è anche l'andamento della campagna vaccinale. Un maggior numero di somministrazioni consente alle regioni di ottenere meno restrizioni. L'indice regionale YouTrend mostra che a essere più avanti nella campagna vaccinale è il Veneto con 86 punti su 100 (dati aggiornati al 26 aprile). Guida il Veneto con 86 punti. La Campania è al quint'ultimo posto nonostante sia stato somministrato oltre l'84% delle dosi consegnate ai residenti nella regione.

Indice YouTrend

 YouTrend ha elaborato un indice che, per ogni regione/provincia autonoma, sintetizza settimanalmente la somministrazione dei vaccini, combinando cinque parametri:

1 – La percentuale di dosi utilizzate sul totale delle dosi ricevute (peso: 10%);

2 – La percentuale di ospiti delle RSA vaccinati (peso: 10%);

3 – La percentuale di soggetti over 80 vaccinati (peso: 40%);

4 – La percentuale di soggetti nella fascia 70-79 anni vaccinati (peso: 20%);

5 – L’accelerazione delle vaccinazioni rispetto alla settimana precedente (peso: 20%).

Per ciascuno dei primi 4 indicatori viene in seguito calcolata la posizione di ogni regione fra 0 e 100, dove 100 equivale al dato della regione migliore. Per quanto riguarda il trend settimanale, invece, viene applicata una scala lineare dove 100 corrisponde a un raddoppio delle dosi somministrate (+100%), 50 equivale a una stabilità (+0%) e 0 corrisponde a un azzeramento delle dosi somministrate (-100%). Viene poi effettuata una media ponderata dei 5 indicatori per ogni regione: tale media rappresenta l’indice regionale.

Cosa ci dice, quindi, questo indice? Più si avvicina a 100, più una data regione avrà portato avanti la campagna vaccinale con efficacia. Per ogni regione, pertanto, l’indice permette di misurare l’andamento della campagna vaccinale non in termini assoluti, ma relativi, permettendo un confronto proprio con le altre regioni. Si è scelto di utilizzare questi cinque indicatori perché sono i migliori in questo momento per valutare l’andamento della campagna vaccinale. Proteggere le persone over 80 è infatti il miglior metodo per ridurre il numero di decessi, visto che il 62% dei decessi è concentrato tra di loro. I 70-79enni hanno invece un importante ruolo nella riduzione della pressione ospedaliera. Per quanto riguarda le RSA, sappiamo che hanno un importante ruolo nel numero di decessi, in quanto è facile che in esse si sviluppino focolai che si rivelano poi mortali, dal momento che ospitano soggetti particolarmente vulnerabili.

Per i due indicatori rimanenti (1 e 5) si è deciso invece di guardare l’efficienza dei servizi sanitari regionali: un alto utilizzo delle dosi vuol dire che la regione in questione le sta utilizzando attivamente, andando a proteggere il più velocemente possibile le persone a rischio. Il trend invece serve a valutare se la regione si sta attivamente impegnando a migliorare il processo, considerando che nei prossimi mesi aumenterà la disponibilità di vaccini.

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