Accusata di truffa aggravata ai danni dello Stato: assolta
Il suo legale è riuscito ricostruire i fatti e a dimostrare che gli addebiti mossi non corrispondevano al vero
Accusata di truffa aggravata ai danni dello Stato, una donna di Lauro è stata assolta. La donna rischiava la reclusione e il pagamento di alcune migliaia di euro. Il Pubblico ministero aveva chiesto dieci mesi di reclusione e il risarcimento all’Inps, per circa 5mila euro oltre al danno d’immagine ancora da calcolare. Per la donna, invece, il processo si è concluso con un lieto fine. Il giudice del Tribunale di Avellino, Gennaro Lezzi, ha accolto la tesi del difensore della lavoratrice, l’avvocato Ennio Napolillo.
Il suo legale è riuscito ricostruire i fatti e a dimostrare che gli addebiti mossi non corrispondevano al vero. L’Istituto Nazionale di Previdenza di Avellino si era costituito parte civile, chiedendo la restituzione delle somme percepite oltre al risarcimento del danno d’immagine. Il giudice Lezzi, invece, ha respinto le richieste del Pubblico ministero ed ha assolto la bracciante di Lauro dal reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.
