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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Bomba al Centro per l'impiego: "La Mercedes Classe A transitava nella zona prima dell'esplosione"

Nuova udienza per il processo a carico di Ubaldo Pelosi e Carmine Bassetti, i due uomini arrestati per aver piazzato un ordigno esplosivo nei pressi del centro per l'impiego di Avellino, nel maggio 2020

Nuova udienza per il processo a carico di Ubaldo Pelosi e Carmine Bassetti, i due uomini arrestati per aver piazzato un ordigno esplosivo nei pressi del centro per l'impiego di Avellino, nel maggio 2020.

Nella giornata di oggi, presso l'aula collegiale del Tribunale di Avellino, erano presenti anche i due imputati. Il Pm ha richiesto quattro testimonianze, agli investigatori che hanno condotto le indagini e ai vigili del fuoco intervenuti sul luogo dell'esplosione. 

Il tragitto della Mercedes Classe A

"Nel corso dell'attività investigativa abbiamo chiesto il tracciato del GPS di una Mercedes Classe A. Carmine Bassetti aveva fatto uso proprio di una vettura di questo tipo. Abbiamo assodato che venivano effettuati degli spostamenti dall'ufficio del signor Pelosi fino al Centro per l'impiego". 

"Sempre attraverso l'analisi del GPS abbiamo verificato che la vettura ha fatto due giri nei pressi del Centro per l'impiego".

L'avvocato della difesa, Rolando Iorio, nel corso dell'udienza, domandava al teste da dove provenisse questo incrocio di dati. La risposta è stata diretta: "Abbiamo verificato anche il traffico telefonico e temporale e, pertanto, è stato possibile verificarne anche gli spostamenti".

La successiva testimonianza descriveva la scena che gli investigatori si sono trovati davanti al momento dell'arrivo sul luogo dell'esplosione: "Abbiamo repertato un pezzo di raudo e i resti di un cestino da ufficio, completamente distrutto nel corso della deflagrazione. L'esplosione è avvenuta nella parte sinistra - in basso - dell'impia vetrata". 

La prossima udienza, adesso, è attesa per il 26 aprile 2022. In quell'occasione sarà conclusa la lista di testimonianze richiesta dal Pubblico Ministero. 

Avrebbero aderito a un movimento no-mask

Stando a quanto affermano i carabinieri del Ros, che hanno condotto le indagini, i due uomini - all’epoca dei fatti - avrebbero aderito a un movimento no-mask che si opponeva alle restrizioni imposte dal governo Conte per contrastare l’epidemia da Covid-19.

Nel corso dell'udienza del 18 gennaio scorso, all'interno dell'aula, presenti anche i carabinieri che hanno coordinato le indagini svolte dal Ros del capoluogo irpino. Particolarmente importante è stato l'esame condotto dall'ex Capitano dei Carabinieri di Avellino Quintino Russo che, in collaborazione con il pm Antonello Ardituro, ha ricostruito tutte le fasi dall'intervento delle forze dell'ordine sul posto all'individuazione dei due imputati.

La bomba contro il Centro per l'impiego di Avellino

È la sera del 20 maggio 2020 quando un ordigno esplode davanti al centro per l'impiego di Avellino, in via Pescatori. La bomba, piazzata probabilmente in un cestino, distrugge la vetrata anti sfondamento. La polizia giudiziaria recupera un frammento dell'ordigno e parte di un grosso petardo, un raudo, usato per l'innesco. Un testimone vede un uomo che si allontana velocemente dalla struttura e scappa su un'automobile, una Mercedes Classe A, dove lo aspetta un complice. Analizzando i dati dei lettori di targhe, i carabinieri individuano due vetture dello stesso modello che in quei giorni sono passate nel centro di Avellino: una è bianca ed è di Pelosi, commercialista di 52 anni; l'altra, nera, è utilizzata da Bassetti, restauratore di 49 anni.

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