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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Bocciato l'emendamento sul pensionamento degli ex operai Isochimica

“Un’altra occasione persa” - così il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia in merito alla bocciatura dell’emendamento 18.0.5 alla legge di stabilità 2016 presentato in Commissione Bilancio al Senato da Puglia, Bulgarelli e Bottici sul pensionamento anticipato dei lavoratori ammalati di patologie riconducibili all’amianto

“Un’altra occasione persa” - così il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia in merito alla bocciatura dell’emendamento 18.0.5 alla legge di stabilità 2016 presentato in Commissione Bilancio al Senato da Puglia, Bulgarelli e Bottici sul pensionamento anticipato dei lavoratori ammalati di patologie riconducibili all’amianto.

La proposta, scritta grazie al confronto con i lavoratori dell’ex Isochimica di Avellino e dotata delle coperture finanziarie necessarie, conteneva la previsione dell’istituzione di un fondo finalizzato all'accompagnamento alla quiescenza, finanziato dal Ministero del Lavoro e gestito dall'Inps cui far accedere quei malati di patologie asbesto-correlate accertate e riconosciute che, dopo la cessazione del rapporto di lavoro con le imprese in cui abbiano svolto attività di scoibentazione e bonifica, hanno continuato la vita lavorativa sotto una gestione previdenziale diversa dall'Inps e non hanno ancora maturato i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla normativa vigente in materia di pensionamento. “L’emendamento purtroppo è stato respinto in Commissione. Si ripete così - afferma il parlamentare avellinese - il solito triste copione che vede, da un lato, noi del Movimento 5 Stelle impegnati a presentare proposte fattibili volte a far ottenere il prepensionamento a chi soffre una condizione esistenziale umanamente difficile, dall'altro le forze politiche di maggioranza dedita a continuare a fare il gioco delle tre carte, respingendo un testo contenente le coperture necessarie”. "Le persone - continua il portavoce 5 Stelle - che hanno lavorato l’amianto a mani nude e che si sono ammalati dovevano ottenere il pensionamento anticipato già da diverso tempo ed invece ogni anno, in occasione della legge di stabilità, ci ritroviamo a registrare occasioni perse. Anche stavolta le promesse del Partito Democratico si stanno sciogliendo come neve al sole mentre si usano toni trionfalistici per la bonifica della fabbrica dei veleni di Borgo Ferrovia. È stato previsto lo stanziamento di alcuni fondi per un risanamento che probabilmente avrà tempi lunghissimi, visti i ritardi con cui si sta già procedendo in questo senso, ma i soldi per risolvere la questione riguardante i lavoratori non vengono dati. Perché?". "Indubbiamente c’è ancora tempo per rimediare. Per questo invito tutti a non ostinarsi nel voler mettere la bandierina su una vicenda così drammatica. Invito tutti al senso di responsabilità. Invito tutti a fare in modo che questa legge di stabilità contenga finalmente una soluzione che restituisca serenità ai lavoratori ammalati” - conclude Sibilia.

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