Blitz delle Fiamme Gialle presso la sede dell’Alto Calore di Corso Europa. Quattro indagati, tra cui anche l'amministratore delegato Michelangelo Ciarcia. Quest'ultimi, difesi dagli avvocati Nello Pizza, Marino Capone e Benedetto Vittorio De Maio, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Stando a quanto si apprende, l’attività investigativa ha visto la partecipazione anche di due magistrati della Procura di Avellino che coordinano gli accertamenti: i sostituti Vincenzo Russo e Luigi Iglio. Ad occuparsi degli accertamenti sono i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria agli ordini del tenente colonnello Alessio Iannone. I militari indagano per fare luce in merito ad alcuni corsi di formazione destinati al personale impiegato in Corso Europa, relativi all’anno 2019 e all'anno 2020. Corsi che - probabilmente e stando a quanto affermano le prime indiscrezioni - sarebbero stati finanziati ma mai effettivamente tenuti.

Una nuova indagine all’interno di Alto Calore

La presenza dei due PM, unitamente a quella degli uomini agli ordini del colonnello Salvatore Minale, fa ipotizzare come - contestualmente alle acquisizioni di atti - ci potrebbero essere state anche delle sommarie informazioni o degli interrogatori di soggetti indagati. Nelle prossime ore il quadro investigativo sarà chiarito dalle Fiamme Gialle.  L'ipotesi di reato, allo stato attuale delle cose, è truffa. All'erario sarebbero stati sottratti 250 mila euro.