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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bar del Partenio legati al clan, l'attività di Vittorio Forte resta chiusa

Tutto rimandato, adesso, a dicembre; quando i giudici del tribunale amministrativo dovranno entrare nel merito del ricorso proposto dalle parti

Continua a tenere banco la vicenda dei bar dello stadio Partenio – Lombardi: i legali di Vittorio Forte (Santamaria e Acone) e di Antonia Altavilla (Di Gaeta e Barra) sono a lavoro per ottenere la sospensione della revoca della SCIA. I giudici del tribunale amministrativo di Salerno, infatti, hanno sciolto la riserva confermando che non ci sarà la sospensione perché "l'atto di conferma della revoca della Scia non costituisce un mutamento delle circostanze e non è un fatto nuovo". Il provvedimento di chiusura dell'attività di ristoro di proprietà di Vittorio Forte resta dunque in vigore. Per il Tar "le esigenze di parte ricorrente sono state già avalutate con la fissazione udienza a breve. Tutto rimandato, dunque, alla prossima udienza, fissata per il 14 dicembre prossimo, quando i giudici del tribunale amministrativo dovranno entrare nel merito del ricorso proposto dalle parti. Il Comune e la Prefettura di Avellino, rappresentati rispettivamente dal legale dell’ente di Piazza del Popolo e dall’avvocatura di Stato, infatti, hanno chiesto e ottenuto la revoca del provvedimento di sospensione emesso a metà settembre. 

La nota della Prefettura indica che le attività mettono in pericolo la sicurezza pubblica

La Prefettura al Comune di Avellino ha indicato chiaramente gli elementi dai quali si desume che l'esercizio dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande pregiudica ed espone a pericolo la sicurezza pubblica, con le precisazioni dei pregiudizi penali, dei legami di parentela e dei controlli con persone gravate da vicende giudiziarie di grave rilevanza penale. Per quanto riguarda il bar collocato in Curva Sud e di proprietà di Vittorio Forte; si fa riferimento a Forte Gerardo - fratello di Forte Vittorio, nonché figlio di Forte Antonio e nipote di Forte Livia e di Forte Modestino. Con riguardo a Forte Antonio, lo stesso, oltre ad annoverare deferimenti per corruzione, gioco d'azzardo, contrabbando, rissa, lesioni personali, ingiuria, minaccia, detenzione abusiva di armi, violenza o minaccia, risulta essere stato condannato per usura unitamente a un altro elemento apicale dell'associazione camorristica "Clan Genovese", già condannato all'ergastolo per concorso in omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso. Forte Livia è stata, invece, destinataria dell'ordinanza di custodia cautelare della Procura di Napoli per aver fatto parte dell'associazione criminale "Nuovo Clan Partenio" operante nel territorio di Avellino. La medesima ordinanza cautelare ha altresì riguardato il marito di Forte Livia e anche Forte Modestino, fratello di Forte Livia e zio di Vittorio e Gerardo, e mette in luce i rapporti e le compartecipazioni, tra gli altri, con Damiano Genovese.

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