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Cronaca

Bar del Partenio legati al Clan, le attività restano chiuse (almeno) fino a fine campionato

Si valuta una eventuale impugnativa innanzi al Consiglio di Stato, da conciliare con i tempi ristretti fissati dalla fine della stagione calcistica

Continua la questione legata ai bar del Partenio - Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda), ha emesso un provvedimento in cui non è entrato nel merito della questione e si è soffermato solo su un aspetto procedurale del giudizio amministrativo. Pertanto, i bar restano chiusi fino a fine campionato. Si valuta una eventuale impugnativa innanzi al Consiglio di Stato, da conciliare con i tempi ristretti fissati dalla fine della stagione calcistica, tra qualche mese.

Tutto è partito dalla richiesta di rinnovo in vista della nuova stagione calcistica

Il 25 agosto 2022 il comune di Avellino e la Prefettura hanno revocato la Scia e chiuso i tre bar dello Stadio Partenio-Lombardi. Tutto è partito dalla richiesta di rinnovo in vista della nuova stagione calcistica; a seguito dell’applicazione del d.P.R. n. 616 del 1977 che prevede che il comune informi il Prefetto dell’adozione del provvedimento del rilascio delle licenze. La risposta della Prefettura è stata immediata e, in virtù delle successive valutazioni, il comune di Avellino adottava il provvedimento. Si parla di "grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica". Le indagini delle forze dell'ordine riferiscono che i titolari sono ritenuti persone vicine agli affiliati del Nuovo Clan Partenio; l'identico provvedimento, con le stesse motivazioni, che portò alla chiusura del ristorante “It's Ok” e della pizzeria “Pomodoro”; così come il parcheggio dell’ex Ipercoop. Dall’informativa delle forze dell’ordine emerse in particolare che Vittorio Forte - incensurato e difeso dagli avvocati Gerardo Santamaria e Alessandro Acone - ha un rapporto di parentela con persone considerate dagli organi di polizia vicine alla criminalità organizzata. Dunque, la chiusura sarebbe stata disposta in quanto il gestore del bar della Curva Sud è il nipote di Modestino Forte e Livia Forte (entrambi imputati nel processo Aste Ok e sottoposti alla misura cautelare in carcere). Per quanto riguarda i bar ubicati nelle tribune Montevergine e Terminio, la titolare Antonella Altavilla – difesa dagli avvocati Antonio Barra e Giuseppe Di Gaeta - è la moglie di un soggetto gravato da pregiudizi penali e di polizia per furto aggravato, rapina, porto e detenzione di armi ed esplosivo ed estorsione. Quest'ultimo, inoltre, veniva controllato nel 2007 con Genovese Damiano, destinatario anch'egli dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere in quanto ritenuto legato al "Nuovo clan Partenio" e, infine, anche un controllo avvenuto nel 2019 con Forte Gerardo, socio di una Srl, che ha presentato la SCIA per la gestione di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande presso i due punti di ristoro collocati all'interno della Curva Sud dello stadio Partenio Lombardi. 

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