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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Avellino, sventato il suicidio in carcere di un detenuto

SAPPE: “Questo è quel che fanno tutti i giorni i poliziotti penitenziari”

Questa mattina il tempestivo e professionale intervento, prima della Polizia Penitenziaria poi del personale Sanitario, nella Casa Circondariale di Avellino ha consentito di salvare la vita ad un detenuto. La notizia la fornisce il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del Segretario Nazionale per la Campania Emilio Fattorello che aggiunge: “Verso le ore 08,30 poco dopo l'apertura delle stanze, un detenuto 64 anni, di origini napoletane con posizione giuridica di definitivo con fine pena 2031 per traffico internazionale stupefacenti ha tentato il suicidio a mezzo impiccamento alle inferriate della cella. Ormai privo di sensi e cianotico per la velocità dell'intervento le procedure di primo soccorso e rianimazione hanno avuto successo, tanto da poter ricoverare il soggetto al locale Ospedale civile a mezzo 118 ove è ancora ricoverato. Ecco, questa è la Polizia Penitenziaria pronta ad agire con gli altri operatori e con gli stessi detenuti, come in tale evento critico alla C. C. di Avellino, per tutelare la vita dei ristretti. Questa è comunità, ma nel rispetto dei difficili ruoli che ognuno viene chiamato a svolgere per la propria parte di competenza. Il compiacimento del SAPPE Campania va incondizionatamente ai colleghi di Avellino e ai Sanitari che hanno restituito alla vita um essere umano vinto dalla disperazione”.

Il segretario generale del SAPPE Donato Capece esprime apprezzamento per la professionalità dimostrata dai poliziotti penitenziari del carcere di Avellino commenta: “l’ennesimo tentato suicidio di una persona detenuta, sventato in tempo dalla professionalità ed attenzione dei poliziotti, dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari. Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 21mila tentati suicidi ed impedito che quasi 170mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze. Questo è quel che fanno tutti i giorni le donne e gli uomini del Corpo: salvare la vita ai detenuti che tentato di togliersi la vita in cella”.

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