Dogana, il Comune fa marcia indietro sull'asta: vai con l'esproprio
La Dogana continua ad essere vittima della sporcizia, sacchi di rifiuti ammassati da mesi
Cosa ne sarà della Dogana? Dal vertice di questa mattina a Palazzo di Città a cui hanno preso parte la commissione all'urbanistica, il dirigente Fernando Chiaradonna, l'assessore Geppino Giacobbe, l'assessore Ugo Tomasone, l'assessore Anna Carbone, il consigliere Giancarlo Giordano e Franco Festa in qualità di presidente del comitato Salviamo la Dogana, emerge ancora tanta incertezza e perplessità.
Dopo la gioia espressa dal Comune di Avellino per la notizia dell'asta che dava all'Ente il diritto di prelazione e la possibilità di acquistarla, adesso gli amministratori fanno marcia indietro e imboccano nuovamente la strada dell'esproprio. L'assessore Carbone ha infatti espresso la volontà di procedere con l'esproprio e quindi di chiedere la sospensione dell'asta. Contemporaneamente Palazzo di Città ha chiesto il dissequestro del bene.
La Dogana infatti è ancora sotto sequestro della Procura, e non ci saranno sviluppi se non verranno attuati interventi aggiuntivi di messa in sicurezza. A tale esigenza il Comune risponde con 40.000 euro pronti pronti per lavori quali: telemonitoraggio, sistemazione del muro nord, indagini geologiche e geotecniche.
Risultato: un pugno di mosche. L'appuntamento sulla dogana è rinviato a settembre per nuovi aggiornamenti.
Intanto davanti all'antico edificio regna il degrado e la sporcizia. Questa notte i sacchi dell'immondizia che campeggiano da mesi davanti la facciata sono stati aperti, dentro c'è di tutto: plastica, materiale di scarto, muratura. Tutti questi rifiuti saranno presto in giro per Piazza Amendola dove le incurie già non mancano.