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Cronaca

Sospensione asta della Dogana, nulla di fatto: il Comune non risponde

Comitato Salviamo la Dogana chiede direttamente al sindaco risposte concrete

Le fibrillazioni che si registrano a Palazzo di Città non distraggono il Comitato Salviamo la Dogana che continua a tenere alta l'attenzione intorno alla questione che riguarda la Dogana di piazza Amendola.

Ancora una volta il movimento denota l'inefficienza da parte del Comune, il quale il 22 agosto durante la seduta della Commissione Urbanistica, allargata ai membri del comitato Salviamo la Dogana e ai cittadini interessati, si era assunto questo impegno: "Chiederemo al Tribunale del fallimento la sospensione della vendita all'asta della Dogana, perché riteniamo che l'interesse pubblico che permette al Comune di procedere con l'esproprio sia prevalente - avevano promesso gli assessori Carbone e Tomasone".

Nessuna notizia è giunta da parte loro, per questo il comitato in difesa dello storico edificio si rivolge direttamente a Paolo Foti:

"Ci rivolgiamo direttamente al sindaco, per conoscere quali passi siano stati concretamente fatti, ad oggi, nel senso concordato. L'impegno era di inoltrare la richiesta al Tribunale entro 15 giorni. Il periodo è scaduto, ma mancano notizie confortanti. Nessuna scusante è possibile. Grazie alla nostra audizione, è stato finalmente sgombrato ogni equivoco sulla procedura per l'esproprio. Fino all'ultimo ci è stato raccontato che essa non poteva essere portata avanti prima del dissequestro. In realtà il magistrato, nell' ordinanza con cui si opponeva alla richiesta, puntualizzava che nulla poteva ostacolare il sindaco, custode giudiziario, nel procedere in questa direzione, al fine del recupero e del restauro del monumento. Ora si è compreso finalmente che la procedura per l'esproprio prevale su ogni altra. Servono però passi concreti e rapidi perché ciò si realizzi".

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