rotate-mobile
Cronaca

E' avellinese l'avvocato del "Mostro di Rufina"

Da anni Ricci Massimo, pluripregiudicato fiorentino, ex compagno di cella del ben più noto Pietro Pacciani, fa parlare di sè nelle cronache nere italiane ed in special modo toscane

Da anni Ricci Massimo, pluripregiudicato fiorentino, ex compagno di cella del ben più noto Pietro Pacciani, fa parlare di sè nelle cronache nere italiane ed in special modo toscane. Questa volta la vicenda aveva fatto scalpore, tanto che la persona offesa, cognata del Ricci, era stata più volte ospite nella trasmissione di Barbara D'Urso. I fatti risalgono al mese di Settembre 2019 allorquando, secondo l'accusa, C.P., 54enne cognata del Ricci, viene con un pretesto condotta da un altro fratello del Ricci Massimo, Ricci Terzilio, in località Cigliano, a 6 Km da Rufina, incantevole paese dell'entroterra toscno, in una zona boschiva dove all'interno di un camper, parcheggiato tra ruderi abbandonati ed una Chiesa sconsacrata, il pluripregiudicato Ricci Massimo, sottoposto a libertà vigilata, aveva fissato la propria residenza. La donna restava a cena nel camper del cognato e, dopo aver assunto una bevanda alcolica, che secondo l'accusa conteneva una sostanza narcotizzante, si risvegliava all'indomani legata alla ringhiera di un letto, all'interno di un rudere abbandonato, circondata da galline e da animali da cortile. Iniziava per la donna un mese di vera prigionia, caratterizzato da violenze di ogni tipo, fame, abusi, percosse, fino a quando in data 30 settembre la 54enne, approfittando dell'assenza del cognato, riusciva a liberarsi e ad incamminarsi a piedi lungo il sentiero del bosco, riuscendo finalmente a trovare un passaggio da parte di un automobilista che la conduceva dai Carabinieri di Pontassieve ove la donna raccontava l'accaduto, sporgendo denuncia contro Ricci Massimo. Nel mese di Dicembre 2019 la Procura della Repubblica di Firenze, nella persona della Dott.ssa Giunti, chiedeva ed otteneva l'applicazione della custodia cautelare in carcere per il Ricci che veniva quindi tradotto nella Casa Circondariale din Sollicciano. Ben 10 i capi di imputazione contestati al pluripregiudicato che, assistito dal suo difensore storico, l'Avv. Rolando Iorio del Foro di Avellino, ha optato per il rito abbreviato. Nella giornata di Venerdì, il Gup del Tribunale di Firenze, Dott.ssa Antonella Zatini, ha comminato una condanna a 9 anni e 6 mesi di reclusione, ritenendo il Ricci colpevole di ben 8 capi di accusa, prosciogliendolo invece per gli altri 2. Il Pubblico Ministero, Dott.ssa Giunti, aveva chiesto una condanna a 21 anni di carcere. Già nel 2016 il Ricci, appena uscito di carcere, si era reso responsabile di un reato simile commesso, quella volta, ai danni di una 20enne prostituta albanese che, fatta salire sul suo camper, si rendeva conto dopo poco che il Ricci, contro la sua volontà, la stava conducendo nelle campagne fuori Firenze. Giunti in una località isolata, la donna, intuendo il pericolo, si lanciava dal camper in moto, iniziando a correre di notte lungo i sentieri boschivi di Cigliano, dove il pluripregiudicato l'aveva intanto condotta. "In quell'occasione", dice l'Avv. Rolando Iorio, "fu riconosciuto al mio assistito la presenza di un vizio parziale di mente, in ragione del quale il Gip del Tribunale di Firenze, Dott. Banci, previa derubricazione di buona parte dei reati contestati, condannò il Ricci alla pena di anni 1 e mesi 4. Questa volta, invece, la perizia psichiatrica effettuata nei confronti del mio assistito lo ha riconosciuto perfettamente capace di intendere e di volere. Ricorreremo comunque in Appello".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

E' avellinese l'avvocato del "Mostro di Rufina"

AvellinoToday è in caricamento