rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Avella

Avella, abbigliamento di provenienza illegale: 60enne denunciata

I carabinieri, sospettando che tale merce fosse stata procurata in maniera illecita, anche in considerazione del fatto che la donna fermata, una 60enne ucraina, residente ad Avella, non effettuava nessuna attività di commercio legale e risultava addirittura disoccupata, ritenevano opportuno estendere il controllo presso il domicilio della stessa

I carabinieri della Stazione di Avella, durante un posto di controllo alla circolazione stradale, hanno fermato un’autovettura che trasportava circa 15 sacchi di plastica di grandi dimensioni, colmi di capi di abbigliamento e biancheria intima.

I carabinieri, sospettando che tale merce fosse stata procurata in maniera illecita, anche in considerazione del fatto che la donna fermata, una 60enne ucraina, residente ad Avella, non effettuava nessuna attività di commercio legale e risultava addirittura disoccupata, ritenevano opportuno estendere il controllo presso il domicilio della stessa.

Al piano seminterrato dell’abitazione erano accantonati numerosi scatoloni colmi di vestiti nuovi di diverso genere, muniti di etichetta e ben confezionati, centinaia di capi di biancheria intima nonché decine di parti di corredo da camera da letto (coperte, piumoni, lenzuola). Procedendo nell’attività di perquisizione, rinvenivano all’interno di un altro locale, più di duecento rotoloni di stoffa, della tipologia utilizzata nell’industria sartoriale per il confezionamento di capi di abbigliamento.

Per la 60enne, che non era in grado di fornire alcuna documentazione circa la provenienza o l’acquisto di quell’ingente quantitativo merce né una valida giustificazione in merito alla relativa detenzione presso la sua abitazione, scattava dunque la denuncia alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.

Tutta la merce rinvenuta, del valore di circa 50mila euro, è stata sottoposta a sequestro.

Da ulteriori accertamenti, si appurava che la donna si procurava in maniera illegale il materiale vestiario, al fine di alimentare un flusso di commercio con il proprio paese di origine.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Avella, abbigliamento di provenienza illegale: 60enne denunciata

AvellinoToday è in caricamento