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Cronaca

Via libera ad Astrazeneca, il Ministero della Salute fa chiarezza sulla decisione

Riprendono le somministrazioni con il vaccino dell'azienda anglo-svedese

Dopo il via libera dell'Ema a riprendere le somministrazioni con il vaccino dell'azienda anglo-svedese, al Ministero della Salute incontrano i giornalisti il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, e il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. 

Ok dell'Ema: "Vaccino AstraZeneca efficace, benefici superiori ai rischi"

"Il vaccino AstraZeneca è efficace e non è legato ai casi di trombosi, i benefici sono superiori ai rischi": così l'Ema si è pronunciata sul siero anglo-svedese, sospeso nei giorni scorsi in Italia e in altri Paesi dopo alcuni casi di eventi avversi nei pazienti. Tuttavia, aggiungono dall'Agenzia europea del farmaco, verranno fatti degli approfondimenti sui casi rari. Come spiegato da Cooke (Ema) durante la conferenza stampa ''con la somministrazione di un vaccino a milioni di persone, era inevitabile che ci fossero dei casi inattesi. Eravamo a 200mila vaccinazioni al giorno e abbiamo avuto purtroppo una battuta d'arresto. Sappiamo che dobbiamo raddoppiare questo ritmo. La campagna di vaccinazione può ora entrare nel vivo anche perchè a metà aprile un nuovo quarto vaccino si renderà disponibile". 

"Il nesso causale con eventi rari trombotici non è dimostrato ma saranno avviati ulteriori studi"- dichiara il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini - la preoccupazione giustificata nata dalla segnalazione di questi pochi casi di una certa gravità ha portato alla sospensione della campagna vaccinale in Ue. Ma gli eventi rari si possono conoscere meglio solo dopo l'utilizzo. Non c'è ad oggi un legame causale". Magrini ha inoltre ricordato le cifre su questi eventi rari: "18 casi di trombosi dei seni cavernosi cerebrali e 7 di coagulazione su 20 milioni di vaccini".

Troppo rischioso rinunciare ora ad una forte campagna vaccinale 

"la revoca della sospensione è un grande sollievo perchè dobbiamo dare accelerazione forte alla campagna vaccinale - così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza - a fronte dei rarissimi eventi avversi dobbiamo invece considerare che abbiamo ora incidenza elevata di Covid nel Paese con 150 casi per 100mila abitanti. Rinunciare ora ad una forte campagna vaccinale sarebbe estremamente rischioso"

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