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Cronaca Monteforte Irpino

Asta per "ò Pagliarone", chiuse le indagini: quattro indagati, c'è anche Costantino Giordano

Una indagine partita dalle dichiarazioni rilasciate da Forte Livia nell'interrogatorio del 2 dicembre 2021 e che trovano ampio riscontro nel verbale di vendita degli immobili della società

In data odierna veniva comunicato l’avviso di chiusura indagini da parte della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli relativamente all’acquisto all’asta per il ristorante “ò Pagliarone”. Nella fattispecie, per i quattro indagati, Costantino Giordano, Renato Freda, Nicola Galdieri e Armando Aprile, vengono contestati i reati di turbativa d’asta, estorsione aggravata e agevolazione dell’associazione a delinquere. Il primo cittadino di Monteforte, nella fattispecie, è accusato di aver chiesto l’ausilio del boss del Nuovo Clan Partenio Nicola Galdieri per consentire che l’asta fosse aggiudicata dalla Monteforte Srls. In quattro sono stati raggiunti da un avviso di conclusione delle indagini preliminari firmato dal pm Antimafia Anna Frasca, il magistrato che ha coordinato le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino. Due provvedimenti notificati in carcere. 

L'indagine partita dalle dichiarazioni di Livia Forte

Una indagine, stando a quanto si apprende, partita dalle dichiarazioni rilasciate da Forte Livia nell'interrogatorio del 2 dicembre 2021 e che trovano ampio riscontro nel verbale di vendita degli immobili della società "Pagliarone". Dall'analisi del predetto verbale, infatti, non solo emerge il particolare che Forte Livia ha rinunciato inspiegabilmente ad effettuare il rilancio vedendosi sfumare un importante affare da circa 400.000 euro a causa di una differenza di soli 100 euro tra la sua offerta e quella della controparte, ma soprattutto si ha la conferma che Galdieri Nicola sia riuscito nel suo intento, ovvero che Giordano Costantino, insieme ai soci, si aggiudicasse l'asta in questione estromettendo la "leader" delle aste giudiziarie in Avellino e provincia.

L'interessamento di Galdieri Nicola nella vicenda dell'asta "Pagliarone", emerge con forza dalle dichiarazioni rilasciate da Gennaro Pascale, marito di una donna, all'epoca, socio di Costantino Giordano nella gestione del ristorante "Pagliarone". Infatti, Gennaro, nel corso della sua escussione, dichiarava di aver subito una vera e propria estorsione da parte di Nicola Galdieri, il quale gli aveva chiesto la somma di 120.000 euro e in cambio avrebbe fatto "desistere" Livia Forte dalla partecipazione all'asta in questione.

Dopo le varie insistenze di Costantino Giordano, che era favorevole a pagare questa tangente, Pascale Gennaro si recava presso l'abitazione del Galdieri e consegnava la somma di 70.000 euro in contanti nelle mani di Galdieri Nicola, come anticipo sui 120.000 euro. Quest'ultimo stabiliva che i restanti 50.000 euro, dovevano essere rateizzati pagando una somma di 2.000 euro mensili, che Pascale Gennaro avrebbe dovuto consegnare nelle mani di Costantino Giordano, il quale, a sua volta, li avrebbe recapitati nelle mani di Galdieri Nicola. Dopo aver pagato sei mensilità secondo questa modalità, Pascale Gennaro, per lasciare traccia di questa estorsione chiedeva a Galdieri Nicola una modalità di pagamento tracciabile. Sempre secondo quanto riferito da Pascale Gennaro, Galdieri Nicola diceva che avrebbe fatto emettere delle fatture nei confronti della società Monteforte S.r.l.s. e che le stesse sarebbero state emesse da una impresa di costruzioni.

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