Giunge al termine la fuga di Hassin Kilifi, il 40enne marocchino evaso l’11 gennaio scorso dal carcere di Bellizzi Irpino dove era detenuto per traffico di droga. A bloccarlo a Metz è stata la polizia francese, su segnalazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli che ha coordinato le indagini della Polizia Penitenziaria, dei Carabinieri di Avellino e del ROS. Proseguono, invece, le ricerche del complice di evasione Florian Mocian, 22enne romeno. Dopo la cattura di Kilifi, si cerca di ricostruire la sua fuga e di capire come sia arrivato in Francia, se qualcuno lo abbia aiutato a lasciare la Campania e poi l'Italia. 

La fuga dal carcere

Hassin Kilifi e Florian Mocian sono fuggiti dalla Casa Circondariale di Avellino la notte dell'11 gennaio scorso praticando un foro nel muro della cella e calandosi da lì con le lenzuola. "Due di loro avrebbero utilizzato le stesse lenzuola per scavalcare il muro di cinta, mentre l’altro, un uomo di nazionalità albanese, sarebbe stato bloccato dalla Polizia penitenziaria intervenuta dopo l’allarme fatto scattare dalla sala operativa che si era accorta di quanto stava avvenendo. Un quarto detenuto sarebbe rimasto in cella, rinunciando all’ultimo istante alla fuga".

Dopo la fuga, sono subito scattate le ricerche. Ad attivarsi i carabinieri del comando provinciale, i carabinieri forestali e la polizia penitenziaria che hanno ricevuto anche l'aiuto dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Puglia”, un’unità specializzata dell’arma di stanza presso l’aeroporto Amendola di Foggia, creata per rendere più efficace il controllo delle aree più impervie. Nelle prime ore succesive all'evasione, con il supporto di cani molecolari ed elicotteri, le forze dell'ordine hanno scandagliato tutta l'Irpinia, concentrandosi sulle aree più isolate come le zone montuose con l'idea che i due evasori potessero nascondersi non molto lontano dal luogo della fuga.