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Cronaca Cervinara

Agguato a Cervinara, due fermi per l'omicidio di Nicola Zeppetelli

Il fermo è stato eseguito dai carabinieri di Cervinara e San Martino, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Maddaloni

Giunta pochi minuti fa la notizia del fermo di due giovani. Quest'ultimi sarebbero coinvolti nell'assassinio di Nicola Zeppetelli, avvenuto ieri in località Joffredo a Cervinara. Il fermo è stato eseguito dai carabinieri di Cervinara e San Martino, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Maddaloni, su provvedimento della DDA. I due erano stati intercettati ad Arienzo presso la casa di loro conoscenti. Ora si trovano in stato di fermo e in custodia dei carabinieri, in attesa della decisione del magistrato. 

La dinamica dell'agguato 

Zeppetelli sarebbe stata affrontato all’esterno del circolo di cui è titolare alla frazione Joffredo, la zona del centro storico spazzato via dalla alluvione del 1999 e poi ricostruita. È stato soccorso da alcuni passanti ancora in vita ma è poi deceduto per le gravi ferite riportate. Dal Comando provinciale dei carabinieri di Avellino si apprende che Zeppetelli “era noto alle forze dell’Ordine”.

L'11 febbraio scorso un altro agguato in Valle Caudina

Un altro agguato è avvenuto appena l'11 febbraio scorso, in pieno giorno in Valle Caudina. È successo davanti a un supermercato pieno di gente a San Martino Valle Caudina: nel mirino zio e nipote che sono rimasti gravemente feriti. Ma l'obiettivo di chi ha fatto fuoco era Fiore Clemente, tornato da poco in libertà, ritenuto dagli investigatori uno degli uomini di punta del clan Pagnozzi che negli anni ha sempre controllato gli affari illeciti nella zona al confine tra Avellino e Benevento. Ferito anche il nipote, Giovanni Pacca, che lavora in quella zona e che stava accompagnando lo zio all'auto. I proiettili avrebbero potuto raggiungere anche i numerosi clienti che si trovavano nei pressi del supermercato di via San Martino Vescovo.  Per l'agguato dell'11 febbraio risulta gravemente indiziato Salvatore Di Matola, 35enne fratello di Gianluca Di Matola, l’uomo che uccise il boss Orazio De Paola. Le ricerche si sono concentrate in tutta la Campania e, dopo tre giorni di fuga, è stato fermato a Napoli dai carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Avellino.

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