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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca San Martino Valle Caudina

Agguato di camorra a San Martino, Di Matola non risponde al gip

Il 35enne che ha sparato contro Fiore Clemente e suo nipote resta in carcere

Salvatore Di Matola, il 35enne di San Martino Valle Caudina accusato del duplice tentato omicidio di Fiore Clemente e di Giovanni Pacca, ristretto nel carcere di Poggioreale, resta in carcere dopo che il gip ha convalidato fermo e misura cautelare. Di Matola, infatti - accompagnato dall'avvocato Alessio Ruoppo - ha scelto di rimanere in silenzio. 

Accusato di duplice tentato omicidio 

Salvatore Di Matola, 35enne fratello di Gianluca Di Matola, l’uomo che uccise il boss Orazio De Paola, è accusato di essere l'uomo che ha sparato fuori da un supermercato a San Martino Valle Caudina a Fiore Clemente, 35enne, elemento di primo piano del clan Pagnozzi. Le ricerche si sono concentrate in tutta la Campania e, dopo tre giorni di fuga, è stato fermato a Napoli dai carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Avellino.

La dinamica dell'agguato

L'agguato è avvenuto l'11 febbraio, in pieno giorno in Valle Caudina. È successo davanti a un supermercato pieno di gente a San Martino Valle Caudina: nel mirino zio e nipote che sono rimasti gravemente feriti. Ma l'obiettivo di chi ha fatto fuoco era Fiore Clemente, tornato da poco in libertà, ritenuto dagli investigatori uno degli uomini di punta del clan Pagnozzi che negli anni ha sempre controllato gli affari illeciti nella zona al confine tra Avellino e Benevento. Ferito anche il nipote, Giovanni Pacca, che lavora in quella zona e che stava accompagnando lo zio all'auto. I proiettili avrebbero potuto raggiungere anche i numerosi clienti che si trovavano nei pressi del supermercato di via San Martino Vescovo.  

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