Il questore di Avellino, Maurizio Terrazzi, sulla base degli elementi di conoscenza acquisiti all’esito delle indagini svolte dalla Digos, ha emesso i provvedimenti, per un totale di anni 23, tutti con obbligo di firma, nei confronti di quattro persone - di età compresa tra i 22 e i 34 anni - resisi protagonisti, lo scorso 4 maggio, di un'aggressione nei confronti del calciatore dell'Avellino Claudiu Micovschi, al termine della gara playoff persa contro il Foggia (1-2). 

Oggi l'udienza per la convalida dell'obbligo di firma

Un ulteriore sviluppo, quindi, della vicenda post Avellino-Foggia, dopo che, lo scorso 26 maggio, furono revocati gli arresti domiciliari ai tre tifosi coinvolti nella vicenda.

I tre supporters biancoverdi erano stati interrogati, assistiti dai propri legali Fabio Tulimiero e Nicola D’Archi, e avevano riferito di aver chiesto scusa al calciatore e di avergli risarcito i danni: "La valutazione che vi sia stata una rapina aggravata dalle persone riunite perchè si intendeva umiliare il giocatore non ci convince dal punto di vista giuridico, benché la rispettiamo. Lo abbiamo detto anche all'esito dell'interrogatorio chiedendo la revoca e la sostituzione della misura. Non è condivisibile ma è rispettabile la valutazione del giudice che ritiene che l'ingiusto profitto della rapina, nello specifico, sarebbe dato dalla volontà di umiliare il calciatore nel farsi consegnare la tuta".

Nel frattempo, in data odierna, il Gip del Tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone, sarà chiamato a presiedere l'udienza di convalida per l'obbligo di firma dei tre ultras, in attesa del procedimento giudiziario che vede i diretti interessati gravemente indiziati dei reati di rapina aggravata, violenza e minaccia.