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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Accusato di estorsione, danneggiamento e maltrattamenti in famiglia: assolto pluripregiudicato irpino

I fatti risalgono al Settembre del 2015 allorquando i Carabinieri di Nocera Inferiore arrestarono in flagranza di reato R.V., tossicodipendente, già noto alle Forze dell'Ordine per numerosi reati predatori commessi negli ultimi anni

E' stato assolto nella giornata di oggi, dopo ben 15 udienze e 7 anni di processo, R.V., classe 1981, pluripregiudicato di Avellino da anni trasferitosi con la famiglia di origine a Nocera Inferiore.

I fatti risalgono al Settembre del 2015 allorquando i Carabinieri di Nocera Inferiore arrestarono in flagranza di reato R.V., tossicodipendente, già noto alle Forze dell'Ordine per numerosi reati predatori commessi negli ultimi anni non solo ad Avellino ma anche a Salerno e Nocera.

Questa volta, però, a denunciarlo era stata proprio la madre, stanca delle continue vessazioni e richieste di denaro che le venivano fatte, in maniera sempre più violenta ed aggressiva, oramai quotidianamente dal figlio tossicodipendente.

Dopo qualche settimana trascorsa in carcere, R.V. era stato trasferito in una Comunità di recupero ove aveva intrapreso un percorso di riabilitazione.

Nel corso delle udienze il pluripregiudicato, difeso dal suo legale storico, l'Avvocato avellinese Rolando Iorio,era riuscito a dimostrare che  in realtà i fatti non erano così come denunciati dalla madre.

Innanzitutto, in merito al reato di estorsione, la difesa è riuscita a provare che la somma chiesta ed ottenuta dalla madre, pari a circa quattromila euro, era in realtà proprio del figlio, in quanto derivante da un lascito del defunto padre mai concretamente versato a R.V.

Parimenti, i mobili danneggiati in casa erano quelli di esclusiva proiprietà del figlio, per lo più concentrati nella sua camera da letto.

Mentre, per quanto concerne il reato di maltrattamenti, a seguito della escussione della madre e dello zio del pluripregiudicato, è emerso che difettava il requisito della abitualità della condotta, requisito ritenuto necessario per la configurabilità stessa del reato.

In ragione di tali elementi, emersi nel corso del dibattimento e sostenuti a gran voce dal difensore del pluripregiudicato, il Tribunale di Nocera, presieduto dalla Dott.ssa Masucci, ha mandato assolto R.V. perchè il fatto non sussiste.

Il Pubblico Ministero aveva invece chiesto una condanna ad anni 3 e mesi 8 di carcere.

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