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Cronaca

Abuso su minore, il 77enne si è avvalso della facoltà di non rispondere

Le violenza avvenivano all'interno di un circolo gestito dall'indagato o all'interno dei bagni pubblici della stazione ferroviaria di Avellino

Nella mattinata di oggi, il 77enne di Borgo Ferrovia accusato di violenza sessuale aggravata su minore si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nello specifico, i legali dell'uomo, Francesco De Cicco e Gerardo Di Martino, richiedeva la revoca della custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il Giudice si è riservato di decidere.

La violenza e l'arresto 

Tutto avveniva nel pomeriggio del 16 luglio, quando i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un settantasettenne che avrebbe più volte abusato sessualmente, sfruttando condizioni di inferiorità fisica e psichica, di un minore di anni 14, anche sotto minaccia con arma bianca. L'indagato avrebbe anche minacciato la diffusione delle foto che lo ritraevano intento a compiere atti sessuali con la vittima. 

Le violenza avvenivano all'interno di un circolo gestito dall'indagato o all'interno dei bagni pubblici della stazione ferroviaria di Avellino. Le contestazioni mosse a suo carico nascono dal coraggio di un coetaneo della vittima che ha raccontato i fatti ai propri genitori, i quali si sono recati dai Carabinieri per denunciare le violenze. L'accusa è quella di violenza sessuale ai sensi dell'art. artt. 609-bis e 609-ter c.p. e la misura cautelare è stata emessa dal giudice delle indagini preliminari di Avellino, su richiesta dei P.M. della locale Procura della Repubblica, all'esito di un'articolata indagine. 

Le dichiarazioni dei legali dell'uomo

"Si è proclamato innocente, per di più indignato. Si è riportato alle sue dichiarazioni scritte, non essendo nelle condizioni migliori di salute per reggere un interrogatorio. Negli scritti ha contestato fermamente la dinamica dei fatti. Ha sostenuto che in questa vicenda è certo che ci siano reati, ma non è altrettanto certo che ne sia lui l'autore. Anzi, è sicuro che altri hanno posto in essere fatti illeciti. Nella sua vita ha commesso errori, certo, come tutti d'altronde, alcuni più gravi, altri più veniali, ma non ha mai, nemmeno lontanamente pensare di fare ciò che ingiustamente gli si attribuisce. Non ci dimentichiamo che si tratta di soggetto quasi ottantenne, affetto da diabete mellito, retinopatia (con perdita della vista ad un occhio) e problemi cardiaci con irrigidimento del tessuto arterioso, tutte patologie che determinano impotenza (secondo la medicina comunemente accettata) ed impediscono di avere rapporti sessuali, di qualsivoglia tipo, per evidenti ragioni, capaci tra l'altro di originare un altissimo rischio di trovare la morte".

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