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Cronaca

Emergenza casa, gli abusivi in piazza: "Non vogliamo andare via"

Prossima settimana cominceranno gli sfratti. La controproposta di Fausto Sacco, referente del movimento Sud Europa: “Utilizzare l’ex struttura dell’ospedale Capone, oppure l'ex Ospedale Civile di viale Italia, per creare alloggi parcheggio e rispondere alla fase emergenziale”

Emergenza casa ad Avellino. Dalla settimana prossima partiranno gli sfratti agli abusivi. La situazione non cambia nonostante la protesta davanti la Prefettura. Il comune di Avellino tira dritto. Non c’è termine per mediare.

Gli occupanti sono consapevoli di essere abusivi negli alloggi di edilizia residenziale popolare ma quel gesto l’hanno compiuto solo per dare un tetto ai propri figli. E nel contempo dopo l’autodenuncia hanno sempre pagato le bollette di gas ed energia elettrica. Ma sempre in questi casi vengono fuori le discrepanze: “Non tutti gli abusivi sono uguali, c'è chi come noi non ha un lavoro né una casa ed aveva diritto ad una casa, e chi invece ha un posto fisso, rendite e stipendi dignitosi e occupa comunque alloggi comunali” denunciano i cittadini.

Il criterio scelto dall'amministrazione è quello di iniziare dagli abusivi che non risultano in regola con i pagamenti, per poi continuare con tutti gli altri. Nel dibattito interviene Fausto Sacco, referente del movimento Sud Europa: “Il lavoro di legalità dell’Assessore Cillo non và né perso, né criticato, ma solo elogiato per il coraggio e la tanta voglia di legalità. E' pur vero che non si può immaginare di far passare per abusive quelle famiglie che per un caso a un altro si trovano in situazione di essere cacciati dall’alloggio in cui abitano da tanti anni e di cui non sono riusciti ad ottenere l' assegnazione. Nella città capoluogo - spiega Sacco - sono migliaia le famiglie in attesa di un alloggio popolare ripartiti tra abusivi, coloro che hanno risposto al bando ed i residenti in edifici che non sono in sicurezza. La drammaticità della situazione, che perdura da diversi anni, sconta, in particolare, l'incapacità della politica di allontanare le pratiche clientelari sulle assegnazioni”. Alla contestazione Sacco abbina la proposta: “utilizzare l’ex struttura dell’ospedale Capone, oppure l'ex Ospedale Civile di Viale Italia, per creare alloggi parcheggio per rispondere alla fase emergenziale”.

Nei prossimi giorni, il gruppo di Sud Europa, chiederà inoltre al prefetto di Avellino di avanzare, presso chi di competenza la richiesta di un nuovo piano per la costruzione di alloggi di edilizia residenziale, considerato che ad Avellino non si costruisce da oltre trent’anni.

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