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Cronaca

Inchiesta Aias/Noi con Loro: tre indagati attesi dal gip

Nella giornata di oggi i primi interrogatori

Nella giornata di oggi, ci saranno gli interrogatori di tre dei sei indagati raggiunti dalle misure cautelari nell'inchiesta relativa ad Aias e Noi con Loro. Le due onlus, come tutti ben sanno, sono finite al centro di un'inchiesta della Procura di Avellino per truffa, riciclaggio, malversazione ai danni dello Stato e peculato. Oggi saranno ascoltati dal giudice per le indagini preliminari, Paolo Cassano, l'ex presidente di Aias, Gerardo Bilotta, Massimo e Annamaria Preziuso. I primi due sono finiti ai domiciliari, la donna, invece, anch'essa indagata, ha l'obbligo di firma.

L'inchiesta

Le attività di indagine traggono origine dall’analisi effettuata dai finanzieri sui flussi finanziari delle due associazioni. In particolare, l’approfondimento di alcune operazioni bancarie sospette faceva emergere un elevato flusso di denaro che dai conti correnti delle due onlus confluiva verso due società avellinesi - una operante nel settore informatico e una avente come attività principale quella di gestore di bar - senza trovare una valida giustificazione nella causale delle fatture emesse a fronte dei pagamenti ricevuti, in quanto non compatibili con l’attività esercitata dai beneficiari.
Tali pagamenti venivano poi "smistati" dai rappresentanti legali delle due società coinvolte sui conti correnti e carte prepagate intestati a loro stessi e a familiari, provvedendo poi, attraverso varie operazioni di prelevamento presso ATM, a far disperdere i contanti.
Le indagini hanno quindi consentito di appurare e smascherare l’esistenza di un vero e proprio sistema, teso da un lato ad ottenere fraudolentemente fondi pubblici attraverso la partecipazione a progettualità bandite dalla Regione Campania a favore di disabili e dall’altro a disperdere finanziamenti dell’Asl Avellino per la cura e la riabilitazione di soggetti con handicap.
Le misure cautelari eseguite con sviluppo dei provvedimenti di sequestro preventivo d’urgenza delle somme di denaro distratte dal 2013 al 2017 - per un totale di circa 1.645.000 euro - emessi dal P.M. titolare delle indagini ed eseguiti dai Dinanzieri del Comando Provinciale di Avellino lo scorso maggio.

La decisione del Riesame

Nella giornata di lunedì, il Riesame ha rigettato le richieste di annullamento del decreto di sequestro preventivo dei conti correnti presentate dai legali di due degli indagati Stiamo parlando di Antonio Nigrelli e Annamaria Preziuoso. 

Il coinvolgimento di Ciriaco De Mita

Nelle trentasette pagine redatte dal giudice per le indagini preliminari, Paolo Cassano, l'ex premier Ciriaco De Mita, anche se non indagato, è citato più e più volte. Il sindaco di Nusco è già stato ascoltato come persona informata dei fatti dal capo della Procura avellinese, Rosario Cantelmo, e dall'aggiunto e titolare dell'inchiesta, Vincenzo D'Onofrio. Le intercettazioni, però, mostrano un quadro molto diverso; ovvero: una partecipazione attiva alla gestione delle due onlus.  
Il gip si sofferma con forza sulla posizione dell'ex presidente del consiglio nell'ordinanza di applicazione delle misure cautelari a carico dei sei indagati nell'inchiesta:  
"I dati offrono una ulteriore dimostrazione dell'intervento “risolutore” di Ciriaco De Mita presso gli organi regionali, per l'accreditamento Aias e fanno comprendere chi fossero i reali interessati alla “vita” economica e gestionale dell'associazione in questione".  
Nella suddetta ordinanza si legge a chiare lettere come, in un sms datato ottobre 2017, Gerardo Bilotta abbia riferito al direttore generale dell'Asl di Avellino, Maria Morgante, di essersi incontrato con Ciriaco De Mita in Regione e, qui, di avere appreso proprio da De Mita che l'accreditamento dovuto per legge sarebbe andato in porto. 
«Ok», è stata la criptica risposta della Morgante che, ricordiamolo, non risulta indagata nell'inchiesta. 

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