rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Sapore d'Irpinia

Sapore d'Irpinia

A cura di Rosa Iandiorio

L’Irpinia è una terra di sapori autentici, custode antica di vini pregiati e specialità gastronomiche ricche di gusto. Un luogo incantevole dove sedersi in silenzio per ammirare la sua anima più vera. L'anima di una terra dove per secoli la natura ha scandito i ritmi del tempo, lasciandoci in eredità un patrimonio agroalimentare immenso. È tempo di partire buongustai per riscoprire insieme questo ‘Sapore d'Irpinia’

Sapore d'Irpinia Aquilonia

Ad Aquilonia è tempo di 'Curresc r Cucozza'

Le fettuccine di zucca essiccata sono un piatto tipico che rievoca ogni estate la tradizione contadina del comune irpino

Una volta era chiamato il piatto dei poveri, oggi è una pietanza di qualità con proprietà diuretiche, antitumorali e contro il colesterolo.
Si tratta delle fettuccine di zucca essiccate che nel comune altirpino prendono il nome di 'Curresc r Cucozza'. Un prodotto più unico che raro che resiste all'omologazione gastronomica dei giorni nostri e conserva intatto il gusto della tradizione contadina del luogo.
Chi si trova a visitare Aquilonia in questo periodo incontrerà sul suo percorso caratteristici stendini in canne di bambù su cui riposano lunghe e sottili fettuccine di cucuzza. Un’usanza che ci riporta indietro nel tempo quando la pasta veniva stesa al sole per lunghe ore per stirarsi ed asciugarsi. Ma in realtà quelle che a prima vista possono sembrare normali tagliatelle, in realtà sono le Curresce re Cucozza janca di Aquilonia, ovvero sottili fettuccine di una varietà locale di zucca a polpa bianca disidratate al sole, di dimensioni variabili, ma in media intorno a 50 cm di lunghezza, 2 cm di larghezza, 5 mm di spessore, di colore bianco opaco con leggere sfumature giallo verdastre lungo le estremità laterali.
Il metodo di lavorazione è semplice e si prolunga da giugno a settembre, ovvero il periodo di raccolta della zucca. Le cucozze vengono sbucciate e svuotate dai semi interni. I semi raccolti vengono essiccati al sole per diversi giorni e poi conservati per essere utilizzati l'anno successivo per le nuove piantagioni. Si procede quindi alla affettatura della zucca in strisce di lunghezza variabile, di larghezza determinata dalle dimensioni dell'ortaggio e dallo spessore di pochi millimetri, effettuata rigorosamente a mano con il solo utilizzo del coltello. Conclusa l'affettatura le Curresce vengono disidratate fino a quando il prodotto piegato tra le dita si spezza. Conclusa l'essiccazione si conservano in contenitori di vetro o in buste trasparenti con la sola accortezza di evitare l'esposizione a fonti di calore e luce diretta. Alcune persone anziane usano aggiungere del sale grosso nel contenitore per una migliore conservazione. Si tratta comunque di una preparazione casalinga, destinata all'autoconsumo familiare.
Le'Curresc r Cucozza' sono conserve che vengo poi utilizzate in cucine d'inverno seguendo le ricette sono svariate. Tra le più famose quella con il baccalà: Currésce r cucozza e baccalà à la ualanégna, strisce di zucca e baccalà "alla boara", cioè lessato e condito con aglio, olio e peperoncino. Rinomate anche le curresce con i tridd, tipico formato di pasta casereccio che ben si sposa con la zucca. Il detto dice: "Non sei di Aquilonia se non mangi tridd r curresc r cucozza".
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ad Aquilonia è tempo di 'Curresc r Cucozza'

AvellinoToday è in caricamento